Elio Piazza, già direttore del Centro Studi Risorgimentali Garibaldini, ci racconta uno spaccato di vita attuale con i ricordi che riportano alla vecchia storia della Città di Marsala:
Tale è stata per me la breve degenza, di appena due settimane, in una casa di cura d’eccellenza in provincia di Treviso. A novant’anni compiuti, con un voluminoso tumore da asportare ( gist gastrico, per l’esattezza) e con il dilemma – intervento chirurgico o cure alternative ? – ho trascorso giorni di sofferta indecisione fino alla convinta e fiduciosa scelta di sottopormi all’intervento. Tutto si è risolto nel modo migliore per la signorile accoglienza, la competenza e solerzia del personale medico e paramedico, il luogo in cui si trova la struttura sanitaria. Questa si trova in un parco esteso e ben curato, Che gioia essere baciato dai raggi radenti del sole che spuntava sopra le villette e raggiungeva il guanciale del mio letto. Nessun dolore, nessuna sofferenza sul piano fisico, nessun cedimento emotivo. A rendermi lieto di trovarmi nel Trevigiano è stato il ricordo dei ventisei volontari che, imbarcatisi a Quarto, dalle varie località circonvicine della casa di cura in cui mi trovavo erano sbarcati l’undici maggio 1860 nella mia città: Marsala.
Mentalmente sono tornato tra i banchi della scuola elementare che dirigevo, dove gli alunni del maestro Giuseppe Caimi, noto in Italia come Maestro dei Mille, scrivevano lettere con annesso questionario biografico ai compagni di quinta classe delle scuole dei comuni di provenienza dei Mille. Contagiati dalla passione patriottica del loro maestro, essi chiedevano di sapere paternità, maternità, nascita e morte, vita, opere e miracoli del garibaldino di cui nessuno aveva scritto e tramandato notizie, Dimenticati persino dai loro concittadini! E che gioia quando arrivavano nell’aula i plichi con le risposte da Motta di Livenza per le camicie rosse Giuseppe Lippi e Pilade Tagliapietra, da Portobuffolé, da Conegliano e da altri centri, piccoli e grandi, della provincia di Treviso! Il contenuto era costituito dalle lettere dei loro compagni che avevano fatto le opportune ricerche presso gli archivi parrocchiali, le biblioteche, i cultori di storia locale, i discendenti del garibaldino, raccogliendo notizie, foto, documenti riguardanti la Camicia rossa della loro città. Tutto il materiale manoscritto, catalogato con diligenza certosina, oggi si conserva in un apposito armadio che comprende quaranta faldoni donati dalla famiglia Caimi alla Città di Marsala ed affidato al Centro Internazionale di Studi Risorgimentali Garibaldini, consultabile sul sito web www.cantrogaribaldino,it > Biografie dei Mille.
Per il complesso e lungo lavoro di digitalizzazione promosso e realizzato dal suddetto Centro Studi l’unica manifestazione di apprezzamento è pervenuta dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitanto. Riflessione: nella vita di ciascuno di noi le esperienze più significative vissute sono un deposito prezioso al quale si può attingere per rivivere esaltanti emozioni.
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Ispettore Piazza....unico e inimitabile!!!