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Marsala saluta “Rosario”: l’omino delle rose torna nel suo Bangladesh

Per anni si avvicinava con discrezione ai tavoli dei locali marsalesi per proporre le sue rose. Pochi conoscevano il suo nome (Ahad Mya), per molti era ormai Rosario, l’omino delle rose. Tanti hanno acquistato i suoi fiori per dare un tocco in più a una serata romantica, altri per cortesia, altri ancora lo hanno allontanato con malcelato fastidio. Tutti coloro che hanno incrociato per qualche istante “Rosario” hanno comunque avuto modo di apprezzarne l’animo mite e gentile, ben lontano dallo stereotipo del venditore molesto con cui una certa narrazione tende ad etichettare chi pratica questo genere di attività.

Da circa un mese Ahad sembrava stare poco bene. Il primo ad accorgersene è stato Adriano Del Puglia, che ha iniziato a parlare con gli amici comuni. Da qui la decisione di accompagnarlo in ospedale per un consulto medico. La diagnosi, purtroppo, è stata impietosa: a Rosario è stato diagnosticato un tumore in stato avanzato e si è reso necessario un ricovero immediato. Le sue condizioni, tuttavia, andavano peggiorando rapidamente, di giorno in giorno.

Come spesso accade in questi casi, quando i referti medici non lasciano speranze, le persone vicine ad Ahad hanno cercato di capire quale potesse essere il suo più grande desiderio da esaudire nel breve tempo che gli era rimasto. Dopo tanti anni, comprensibilmente “Rosario” voleva tornare nel suo Bangladesh, per rivedere la propria famiglia e trascorrere lì il resto dei suoi giorni. Per riuscirci, però, occorreva sistemare le consuete pratiche burocratiche. Del passaporto di Ahad, infatti, non si trovava traccia e, in mancanza di un documento per l’espatrio il viaggio verso l’Asia sarebbe stato impossibile. Si è dunque messa in moto una macchina solidale che ha coinvolto anche il commissariato di Marsala: due agenti lo hanno raggiunto in ospedale per raccogliere la denuncia di smarrimento del passaporto, condizione necessaria ad ottenere un foglio sostitutivo dal Consolato. Inviato un amico a Roma per recuperare il documento sostitutivo appena rilasciato, la questione burocratica appariva risolta. Restava quella del biglietto aereo per il Bangladesh, per cui è partita un’ulteriore gara di solidarietà, che nel giro di due settimane ha portato a raccogliere circa 2000 euro.

“Domenica – racconta Salvatore Inguì – Ahad è uscito dall’ospedale e ha passato la notte presso un bed and breakfast di un altro amico marsalese. Ieri mattina io e Adriano lo abbiamo accompagnato all’aeroporto di Palermo, da cui si è imbarcato sul volo per il Bangladesh via Istanbul. E’ stato un momento molto commovente. Teniamo a ringraziare sentitamente la comunità marsalese, che di fronte a questa storia ha dato una grande dimostrazione di spirito solidale, probabilmente nel ricordo della gentilezza di Rosario, l’omino delle rose”.

Vincenzo Figlioli

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