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Donne e scienza, al “Rosina Salvo” di Trapani un incontro per superare i pregiudizi

Le donne sono state storicamente sottovalutate nelle materie STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) per una varietà di motivi: pregiudizi di genere, stereotipi culturali e disparità di opportunità. Questi fattori hanno contribuito a creare un ambiente in cui le donne hanno avuto meno accesso all’istruzione e alle opportunità di carriera nelle discipline STEM rispetto agli uomini. È stato questo il tema di un incontro confronto con alcuni studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Rosina Salvo” di Trapani che, nei giorni scorsi, è stato animato da tre relatrici: Paola Poma, professoressa associata alla Facoltà di Farmacologia di Palermo; Antonella Granello, componente comitato fondazione “Nilde Iotti”; Daniela Smirni, del dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche, dell’Esercizio Fisico e della Formazione dell’Università di Palermo. Hanno introdotto i lavori la dirigente scolastica, Giuseppina Messina, la prof.ssa Loredana Monaco (docente di matematica e fisica) e la prof.ssa Rosaria Bonfiglio (docente di Scienze Umane). L’incontro ha celebrato la giornata Internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza.

Nel corso del confronto con gli studenti è emerso, come sottolineato dalla professoressa Poma, che nel corso degli anni, c’è stata una crescente consapevolezza della disparità di opportunità tra ragazzi e ragazze e molte iniziative sono state messe in atto per affrontarla. Le donne oggi giocano un ruolo sempre più significativo nelle materie STEM in molteplici modi a cominciare dalla partecipazione accademica. Le donne stanno aumentando la loro presenza nelle facoltà e nelle istituzioni accademiche nelle discipline STEM.

Sempre più donne, ha rilevato la professoressa Smirni stanno assumendo ruoli di leadership in settori tecnologici, scientifici e ingegneristici. Ci sono più programmi di mentorship e supporto per aiutare le donne a progredire nelle loro carriere e a superare le sfide associate alla discriminazione di genere. Inoltre di sempre maggiore rilievo, è emerso da diversi interventi, è il contributo delle giovani laureate e laureande alla ricerca scientifica e all’innovazione tecnologica.

Antonella Granello ha posto l’accento sulla diversità di prospettive tra uomini e donne, che è un valore aggiunto e che in campo scientifico e nella ricerca porta a soluzioni più creative e inclusive. La presenza di tre relatrici, ciascuna nel suo campo figura di rilievo, è la plastica dimostrazione di come la scuola assuma un ruolo nel potenziare le ragazze nelle materie STEM affrontando le disparità di genere in questi campi, promuovendo accesso alle opportunità e alle risorse necessarie per eccellere, illustrando i vantaggi delle materie STEM e nelle opportunità di carriera disponibili in questi campi. La sensibilizzazione precoce può contribuire a ridurre gli stereotipi di genere e ad aumentare l’interesse delle ragazze per le discipline STEM. Infine la giornata di incontro e confronto è certamente stata un esempio di mentoring: donne professioniste nel campo delle STEM che hanno condiviso le loro esperienze. L’interazione con modelli di ruolo femminili può ispirare le ragazze e mostrare loro che è possibile avere successo in ambito STEM..

redazione

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