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Gasdotto Eni di Mazara, disastro ambientale o opportunità ‘economica’?

Danno ambientale, rischio ma anche opportunità. Si potrebbe sintetizzare così la situazione relativa al Gasdotto Eni di Mazara del Vallo da cui ogni giorno transita quasi la metà del fabbisogno nazionale di gas. Centinaia di miliardi di euro in profitti che Eni ha generato. Il tutto a dispetto di un probabile danno ambientale notevole. Proprio l’Amministrazione attualmente in carica nominò il dott. Fabrizio Hopps consulente sulla situazione relativa al Gasdotto Eni.

È merito soltanto del sindaco Quinci – spiega Hopps – se oggi abbiamo uno studio esaustivo sull’argomento che consente di avviare interventi di eventuale compensazione seppur tardiva. Si è potuta realizzare una approfondita analisi con la collaborazione del Geologo Roberto Gallo, del professore Giovanni Randazzo e della professoressa Milazzo dell’Università di Messina, sotto la supervisione del dott. Gioacchino Scaduto, magistrato consulente della Commissione Parlamentare Antimafia, e con la consulenza dello Studio Gallina Montana e del dott. Maurizio Musco per la profilazione giuridica degli eventuali atti da compiere”.

Fabrizio Hopps

Il sindaco Salvatore Quinci ci ha parlato di responsabilità “… non ufficiali. Tutti i tentativi, compreso quello di una Commissione ufficiale governata dalla Capitaneria di porto e voluta dal Parlamento sono andati falliti. Di certo la società Transmed, una joint-venture italo-algerina e la Snam, che ha avuto sede a Mazara sono riconducibili a Eni, società partecipata dallo Stato italiano e hanno la responsabilità di un impatto ambientale notevole a Mazara”. “Il gasdotto Transmed – ha proseguito il sindaco – ha avuto l’autorizzazione già nel 2018 per i prossimi 20 o 30 anni. Era in fase autorizzativa che occorreva intervenire. Si tratta di avere una sensibilità che è mancata in trent’anni agli amministratori precedenti, oggi ci troviamo con la frittata che è stata fatta. Sono in corso valutazioni”.

Una collaborazione, quella tra l’Amministrazione comunale e il dott. Hopps, avviata grazie alla mediazione del consigliere comunale Giuseppe Palermo, che spiega: “Abbiamo avuto il piacere di avviare i rapporti tra il dott. Hopps ed il sindaco Quinci, nel periodo in cui era presente in giunta il nostro assessore Mauro. Lavoreremo affinché questo lavoro di studio e di approfondimento possa avere continuità, in modo da non disperdere le energie messe in campo dall’esperto dott. Hopps”. Il gasdotto rappresenta una opportunità per il risarcimento che spetterebbe al Comune di Mazara: “Conosco la vicenda – spiega il presidente del Consiglio comunale, Vito Gancitano – non capisco come mai il sindaco tutto a un tratto si sia bloccato, non portando avanti il lavoro. Quello del dott. Hopps è un lavoro che è riuscito a portare dei risultati. La prossima amministrazione dovrà affrontare con serietà questo argomento, la città di Mazara del Vallo dal gasdotto ha avuto solo ed esclusivamente danni. È giusto andare avanti e concludere l’ottimo lavoro svolto dal dott. Hopps attivando tutte quelle procedure per far riconoscere a Mazara tutto ciò che gli spetta”.

La politica ha dunque una responsabilità nei confronti della cittadinanza, come osserva Maricò Hopps, coordinatore provinciale MPA: “Sono certa che gli studi effettuati dal dott. Fabrizio Hopps relativi alla questione Gasdotto Eni saranno a strettissimo giro richiesti dall’avvocato Ippolito e dal predetto tavolo di lavoro che a quel punto farà le valutazioni anche in merito a quella che potrebbe essere solo un’eccezionale opportunità per la città”. Sulla stessa scia anche Giovanbattista Quinci, coordinatore provinciale UDC:Andremo a leggere l’accordo fatto, dopo la scadenza dei trent’anni, per vedere com’è stata rinnovata questa concessione. Da lì partiremo per una questione da risolvere per quel che riguarda i danni o per com’è stata rinnovata. A livello politico, invece, dovremo fare intervenire i nostri ministri per un incontro con l’Eni e per cercare di risolverla, chiedendo quello che spetta alla città, sia per i danni, sia per l’utilizzo del territorio. Sappiamo che l’Eni non è contraria a un ragionamento politico e a un risarcimento, sulla scorta anche del lavoro svolto dal dottore Hopps che sarà sicuramente attore principale di questa nostra amministrazione, per cercare di cogliere il risultato”.

Luca Di Noto

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