Anche l’ex sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo, interviene sulla situazione della radioterapia a Mazara del Vallo, che rischia di essere chiusa o ridimensionata. Una prospettiva che sta creando non poca preoccupazione sul territorio, alla luce della qualità del lavoro svolto a fronte di una domanda di cure che – purtroppo – è andata crescendo negli anni.
“La radioterapia – scrive Di Girolamo – è una terapia essenziale nella cura dei tumori maligni, insieme alla terapia medica e a quella chirurgica. Non è accettabile che questa provincia con i suoi 430 mila abitanti non debba avere servizi essenziali di alta qualità a sufficienza per poter curare la maggior parte di patologie. Non è accettabile che bisogna andare negli ospedali di Palermo o Catania e più spesso negli ospedali delle regioni del centro/nord per poter curare con le terapie più aggiornate, la maggior parte di patologie oncologiche. Le malattie più frequenti rimangono quelle cardiovascolari e quelle oncologiche, che hanno ancora un’alta mortalità, ma oggi con una diagnosi precoce e una terapia adeguata e aggiornata, entrambe hanno un’altissima probabilità di guarigione, rispetto a qualche decennio fa. Per ottenere questi risultati, è necessario non depotenziare i reparti e i servizi che già ci sono, anzi vanno potenziati come la radioterapia”.
L’ex primo cittadino lilibetano, per anni alla guida del reparto di cardiologia al Sant’Antonio abate di Trapani, sottolinea che “per migliorare le risposte sanitarie di questa provincia è assolutamente necessario che ogni ospedale abbia un orientamento per patologie”. “L’ospedale di Trapani – aggiunge Di Girolamo – da anni è a indirizzo cardiovascolare e i reparti (cardiologia, neurologia) già di riferimento provinciale, andrebbero potenziati per aumentare la quantità e qualità delle prestazioni già alte. Inoltre dovrebbe essere riaperta la chirurgia vascolare. L’ospedale di Marsala con le sue 5 sale operatorie potrebbe e dovrebbe diventare a indirizzo “oncologico”. È possibile ed è fattibile. Ci vuole solo la volontà politica. Si potrebbe iniziare, più oggi che domani, con un servizio di oncologia medica almeno per la somministrazione in loco della chemio terapia”.
Alla luce di ciò, Alberto Di Girolamo lancia un appello ai cinque deputati regionali affinché facciano pressione sul governo Schifani per potenziare la sanità in provincia di Trapani, tenuto conto che – conclude l’ex sindaco – “necessita in generale di: più posti letto, (ce ne sono meno della metà del dovuto), più reparti, più personale, più attrezzature e più ambulatori dedicati, ma soprattutto per creare un centro di eccellenza per la diagnosi e le cure delle malattie oncologiche. Oltretutto i cittadini del meridione d’Italia hanno meno probabilità di guarigione, proprio per la mancanza di centri di eccellenza oncologici, nella propria provincia di residenza. Negli ospedali delle grandi città bisognerebbe ricoverarsi solo per i trapianti d’organo e per le malattie rare e non per quelle comuni, come ormai sono diventate purtroppo le malattie oncologiche. Il diritto alla salute è garantito dalla nostra costituzione, articolo 32 e vale anche per i cittadini di questa provincia. Sarebbe opportuno che i politici non lo dimenticassero mai”.