Tanta attenzione alla novità della istituzione delle Comunità energetiche rinnovabili* è stata dedicata e verrà ancora di più dedicata nei giorni a venire, dall’amministrazione dell’Iacp di Trapani.
E questo in linea con i compiti affidati alle Pubbliche Amministrazioni, chiamate a svolgere, dalle normative richiamate, ma anche dagli indirizzi dei Governi nazionale e regionale, un ruolo cruciale nella promozione della diffusione delle configurazioni delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e degli autoconsumatori di energia rinnovabile. Esse possono agire sia come promotori sia come membri delle comunità, contribuendo anche attraverso la definizione di meccanismi di supporto specifici. La Sicilia si posiziona come la regione con il maggior numero di comunità energetiche.
«Lavoriamo nell’interesse del benessere delle comunità locali. Abbiamo già condiviso le proposte pervenute da alcune amministrazioni comunali della nostra provincia – dice il commissario straordinario Maurizio Norrito – e nel caso del Comune di Pantelleria abbiamo fatto buoni e positivi passi in avanti. E questo – prosegue Norrito – grazie alla piena disponibilità offerta dal sindaco Fabrizio D’Ancona. Un primo fruttuoso incontro è già servito a definire un accordo che agevolerà in maniera veloce e utile la stipula di ciò che serve a far nascere sul territorio dell’isola la Cer. Speriamo che la stessa cosa possa accadere con altri Comuni, auspico che la platea possa ampliarsi, e questo condividendo la promozione della sostenibilità energetica ambientale mediante appunto la costituzione di Comunità Energetiche Rinnovabili e solidali, considerato che questo genere di impegno serve a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 e rafforzare il percorso di sicurezza energetica dell’Italia valorizzando il territorio».
«Sono rilevanti gli obiettivi – prosegue Norrito – infatti la realizzazione di una Comunità Energetica Rinnovabile permette di ottenere benefici in termini di minori costi dell’energia per cittadini e imprese e nuove opportunità economiche per il territorio. La nostra idea è quella di realizzare un patto con i diversi territori, nell’interesse delle cittadinanze. Le CER – evidenzia Norrito – si rivolgono non solo alle aziende ma anche ai cittadini, a quelle fasce che più di altre hanno difficoltà a sostenere i costi del servizio energetico. Le Comunità Energetiche Rinnovabili introducendo per l’appunto fonti di energia rinnovabile, come quella fotovoltaica, sono nelle condizioni di abbattere questi costi».
Per accedere alle agevolazioni ed ai benefici bisogna individuare un’area dove realizzare l’impianto e altri utenti con cui associarsi connessi alla stessa cabina primaria e per avviare questo circolo virtuoso bisogna creare la CER che abbia come oggetto sociale prevalente benefici di ordine ambientale, economico e sociale.
«La nostra utenza, i nostri assegnatari, notoriamente fanno parte di fasce sociali economicamente deboli, da qui la decisione di offrire ai Comuni che ci hanno interpellato, come Pantelleria, e quelli che ci interpelleranno – sottolinea il Commissario straordinario dello Iacp di Trapani – la nostra disponibilità ad aderire utilizzando gli immobili di nostra proprietà che insistono sui rispettivi territori comunali. Questo certamente non per rispondere ad esigenze diverse da quelle del benessere amministrativo e sociale, non vi possono essere altre finalità o interessi, se non solo quelli di riuscire a servire bene le nostre comunità, arricchendole di servizi e garantendo loro benefici sociali ed economici».
Le Comunità Energetiche Rinnovabili costituiscono una significativa innovazione, facilitando l’installazione di nuovi impianti basati su fonti rinnovabilie consentendo a coloro che non dispongono di spazi idonei per investire in un impianto di usufruire di energia proveniente da fonti rinnovabili, ottenendo benefici anche dal punto di vista economico.
«Come Iacp di Trapani – aggiunge Norrito – condividiamo gli auspici espressi dal ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin e cioè che siamo di fronte a una svolta, a una nuova fase storica nel rapporto tra cittadini ed energia, e che le Comunità energetiche rinnovabili potranno diventare una realtà diffusa nel Paese, sviluppando le fonti rinnovabili e rendendo finalmente il territorio protagonista del futuro energetico nazionale».
«Siamo molto soddisfatti ed orgogliosi di aver intrapreso questo percorso che porterà notevoli benefici ambientali, sociali ed economici agli abitanti, al nostro territorio, ai condomìni, , alla Pubblica Amministrazione Comunale ed a quanti vorranno aderire al progetto. La Comunità Energetica nasce per condividere energia prodotta dagli Impianti a fonte rinnovabile».
«La costituzione delle CER– conclude il commissario Norrito – è sicuramente il punto di partenza di un progetto lungo ed ambizioso ma anche stimolante e ricco di soddisfazioni».
*regolate dall’articolo 42-bis del Decreto Milleproroghe 162/2019 (convertito con la Legge n. 8/2020 del 28 febbraio 2020), che recepisce la Direttiva Europea RED II (2018/2001/UE), e dai provvedimenti attuativi: la delibera 318/2020/R/eel dell’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente) e il DM 16 settembre 2020 del Ministero dello Sviluppo Economico; il D.Lgs. 199/2021 ha attuato la Direttiva Europea RED II sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, rendendo meno stringenti i requisiti di dimensionamento degli impianti rinnovabili ha stabilito i criteri vigenti da fine giugno 2022