Il 16 gennaio, alle ore 12.30, presso la Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Trapani, sarà sottoscritto dal Prefetto, Daniela Lupo e dal Responsabile Accordi di Sicurezza di Anas s.p.a., Pietro Russo, alla presenza dei vertici delle Forze dell’Ordine, il Protocollo di Legalità finalizzato alla realizzazione del collegamento tra la SS. 119 di Gibellina e la SS. 113 Settentrionale Sicula.
Si tratta dei lavori di costruzione del collegamento viario esterno all’abitato di Alcamo tra SS. 119 km 2+370 e la SS. 113 km 331+500 – variante di Alcamo – primo lotto.
Lo strumento pattizio è finalizzato a prevenire e contrastare il rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata nel corso della realizzazione dell’opera nonché a garantire il rispetto della normativa sulla sicurezza e la regolarità sui luoghi di lavoro di questo importante intervento infrastrutturale. Come data, non a caso probabilmente, è stata scelta quella del 16 gennaio 2023, giornata in cui ricorre un anno dalla cattura di Matteo Messina Denaro, ex superlatitante castelvetranese poi morto il 25 settembre scorso.
Le clausole contenute negli accordi di legalità svolgono infatti una funzione di supplenza in aree contrattuali non sempre presidiate da controlli antimafia c.d. classici, assicurando la massima efficacia dell’azione amministrativa in termini di prevenzione.
Il Protocollo sarà sottoscritto anche dall’Ispettorato territoriale del Lavoro e dalle organizzazioni sindacali di categoria maggiormente rappresentative che saranno anche componenti dell’apposito tavolo di monitoraggio dei flussi di manodopera, coordinato da questa Prefettura.
“L’importanza delle previsioni e degli impegni previsti nel documento rafforzano l’azione di prevenzione contro i tentativi di indebita interferenza e di infiltrazione mafiosa, anche a garanzia delle stesse imprese e della loro sana operatività – si legge nel documento della Prefettura trapanese -. La volontà dei firmatari del Protocollo è quella di assicurare la realizzazione del preminente interesse pubblico alla legalità ed alla trasparenza in relazione alla realizzazione delle opere sopra richiamate, esercitando appieno i poteri di monitoraggio e vigilanza attribuiti dalla legge, anche ai fini di prevenzione, controllo e contrasto di tentativi di infiltrazione mafiosa”.
E infine: “Al fine di garantire più elevati livelli di prevenzione antimafia nell’esecuzione delle opere, il regime delle informazioni antimafia di cui all’art.91 del Codice antimafia sarà esteso a tutti i soggetti appartenenti alla “filiera delle imprese” che parteciperanno alla realizzazione del progetto”.