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Caro mensa a Marsala, famiglie pronte a protestare. Il Pd: “Aumenti sconsiderati”

Il 2024 si è aperto, come preannunciato, con l’aumento delle tariffe della mensa scolastica per gli studenti marsalesi. Lo stop ai rincari, annunciati a settembre, era infatti previsto fino al 31 dicembre. Con la riapertura completa degli istituti scolastici del territorio, il costo dei pasti sarà dunque aumentato (fino a due euro al giorno, per i redditi medio-alti) e di conseguenza cresce il malumore tra le famiglie che stanno ragionando anche su iniziative di protesta che potrebbero prendere corpo nei prossimi giorni contro i rincari, ma anche per chiedere una maggiore qualità del servizio, ritenuto spesso insoddisfacente per la qualità di certi alimenti proposti.

Nel corso dell’odierna conferenza stampa tenutasi in Sala Giunta, il sindaco Massimo Grillo ha affermato che amministrazione e Consiglio comunale cercheranno di reperire le somme che dovrebbero consentire un ristoro per le famiglie con un reddito più basso. La vicesindaca Valentina Piraino, in una nota diffusa dal Comune ha ulteriormente precisato: “Che le tariffe potessero subire un aumento, per la verità, era stato preannunciato tenuto conto che l’attuale servizio mensa è affidato ad un’Azienda che si era aggiudicata la gestione per sei anni. Altra concausa al possibile aumento, sono gli eventi nefasti che – dal 2020 – incidono profondamente sull’economia mondiale e, di conseguenza, sui costi dei servizi assicurati dagli Enti locali. Pertanto, in attesa del nuovo affidamento del servizio mensa – la gara è in corso – è normale rimodulare le nuove quote che però, sono certa, saranno mitigate dalle probabili economie legate al ribasso d’asta. In più, la prossima settimana approveremo in Giunta il bilancio tecnico 2024 che trasmetteremo al Consiglio comunale. D’intesa con lo stesso, entro gennaio auspichiamo di dare copertura finanziaria al servizio – complessivamente occorrono 120 mila euro – ed evitare gli aumenti, prioritariamente alla famiglie a basso reddito. Se dovessimo raggiungere questo risultato, potrebbe anche presentarsi l’opportunità di rimborsare la maggiorazione di quota versata. Ci rendiamo conto della loro apprensione, ma stiamo lavorando per trovare le possibili soluzioni e venire incontro a chi ha un ISEE modesto”.

Nel frattempo, si fanno sentire le forze di opposizione. Sui social ha già preso posizione Sebastiano Grasso, del movimento popolare Arcobaleno, mentre nelle ultime ore si registra la presa di posizione ufficiale del circolo territoriale del Partito Democratico di Marsala, che denuncia quella che viene considerata una “batosta per le famiglie marsalesi, costrette a dover farsi carico degli effetti della politica clientelare del sindaco che, pur di garantire posti di comando e poltrone per la sua cerchia di amici, è costretto ad aumentare i costi dei servizi essenziali come la mensa scolastica al fine di poter pareggiare i conti del costoso ente Marsala Schola”. Per il Pd il primo cittadino “mantiene in piedi un ente inutile ed antieconomico” e pertanto chiede al sindaco di spiegare la reale motivazione “di questi aumenti sconsiderati” che creano disagi alle famiglie e all’intero mondo scolastico. “Il sindaco – conclude la nota dei democratici marsalesi – dimentica che viviamo un momento di grande crisi economica, in cui la crescita esponenziale della povertà viene documentata e certificata costantemente dai numeri forniti da diversi enti nazionali del terzo settore oltre che dall’Istat. La cura e l’amore per la città passano anche per le azioni con cui si contrastano le diseguaglianze sociali, quelle che il sindaco, in questi quattro anni di amministrazione, non ha proprio considerato”.

redazione

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