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Grillo: “All’inizio dell’anno la Giunta marsalese sarà al completo”

Dopo mesi complicati nei rapporti con il Consiglio comunale, l’amministrazione Grillo si prepara a iniziare il 2024 con l’obiettivo di cambiare passo e ritrovare la fiducia dei cittadini. Eppure, rispetto a qualche tempo fa il sindaco appare meno preoccupato, segno che le interlocuzioni politiche delle ultime settimane stanno producendo le condizioni per un clima diverso con la coalizione che lo ha sostenuto nel 2020.

L’amministrazione comunale è reduce dall’approvazione del bilancio. Che periodo sta vivendo la Giunta Grillo?

Sono fiducioso del fatto che in vista delle elezioni europee i partiti si stanno organizzando meglio e, di conseguenza, potremo avere anche un maggiore ordine all’interno del Consiglio comunale. Questo consentirà a chi si era ripromesso di parlare prevalentemente con i partiti di conciliare meglio i rapporti con i gruppi. Con la ricomposizione dell’area di centrodestra ritengo che l’azione politica che mi riguarda sarà più agevole.

Da tempo alla sua amministrazione mancano due assessori. Quanto manca al ripristino del plenum di Giunta?

E’ chiaro che ho atteso una migliore interlocuzione con i partiti e i loro rappresentanti in Consiglio comunale. Con i primi giorni dell’anno credo che potremo già riavere la squadra al completo.

E’ soddisfatto della sua compagine assessoriale?

Non solo perchè siamo stati in cinque, ma anche per la mole di lavoro da fare abbiamo faticato parecchio, ma sono soddisfatto dei risultati raggiunti, che consentiranno di affrontare il prossimo biennio con azioni che andranno a salvaguardia dell’azione amministrativa. Mi riferisco alle nuove assunzioni di dirigenti e personale, a una nuova organizzazione che consentirà un miglioramento dell’ordinaria amministrazione, e ai notevoli investimenti fatti, con opere appaltate secondo una visione strategica che abbiamo seguito. Nel giro di due anni, con gli appalti del PNRR e gli investimenti legati a fondi nazionali e regionali, potremo avere una città più attraente per i turisti, più accogliente e più bella.

La pianificazione a cui avete più volte fatto riferimento in questi anni riguarda, principalmente, la fascia costiera, dal Waterfront al Porto. Ci sono davvero le condizioni per avere, nel giro di due anni, tracce importanti del restyling del lungomare marsalese?

Il cronoprogramma delle procedure d’appalto prevede il completamento di molti lavori entro il mese di aprile 2026, altri molto prima. Sicuramente completeremo il restyling del Waterfront 1-2, con l’arredamento di tutta l’area, le prime spiagge a pochi passi dal centro e nuovi servizi vicini al mare. Entro due anni avremo anche il restyling dell’area antistante il Monumento ai Mille, la riqualificazione di Piazza Mameli con l’inserimento di un’area pedonale per poi continuare nella zona di Salinella, dove è prevista una rigenerazione di tutta l’area e la possibilità di realizzare una spiaggia di città, un anfiteatro all’aperto e nuovi collegamenti con le isole dello Stagnone, mentre l’ex scuola Lombardo Radice verrà demolita e sostituita con un progetto di social housing. Un aspetto che mi preme sottolineare è che in Consiglio comunale è stata approvata un’appendice al Piano Triennale che prevede fondi anche per la gestione di questi siti.

Al di là delle realizzazioni che vedremo in futuro, si registra un crescente malcontento in città sull’ordinaria amministrazione. La nostra redazione riceve continue segnalazioni a riguardo. Cos’è mancato in questi tre anni?

Quando siamo arrivati abbiamo riscontrato la mancanza di un metodo adeguato, di un’organizzazione. Su alcuni servizi abbiamo fatto meglio, ma effettivamente il cambio di passo non c’è stato. Finito il tempo del Covid avvieremo una programmazione su base decentrata che comincerà con i servizi ambientali, il decoro, il verde, l’illuminazione. Sono ottimista sul fatto che dal 24 dicembre sperimenteremo nuove forme di partecipazione dei cittadini e servizi resi anche da privati. Abbiamo anche posto le basi per l’istituzione della municipalizzata. Questa nuova fase coinciderà con l’avvio di una nuova fase amministrativa, nel segno della ricomposizione dell’area di centrodestra.

In questi tre anni il rapporto tra l’amministrazione Grillo e i parlamentari del territorio non è stato dei migliori. Questa ricomposizione prevede anche una maggiore sintonia con l’onorevole Stefano Pellegrino?

Tengo a precisare che il rapporto personale è sempre stato buono. C’è stata un’evidente difficoltà, dettata dalla presenza di alcuni consiglieri comunali che hanno legittimamente esercitato un ruolo critico e da una mancanza di interlocuzione politica. Adesso tutto questo sembra superato. Forza Italia avrà una presenza strutturata in Consiglio comunale e si consoliderà il rapporto con l’onorevole Stefano Pellegrino. Il gruppo di Forza Italia sarà rappresentato in Giunta, a differenza di quanto avvenuto finora. Questa sinergia, questo ritrovato rapporto politico-istituzionale con i parlamentari della maggioranza è indispensabile per il bene della città.

Pare che il prossimo 9 giugno si andrà a votare per le Europee, ma anche per le provinciali. Questa ritrovata sinergia si tradurrà in un progetto in cui anche Marsala potrà dire la sua?

A me le elezioni provinciali sembrano lontane, sia per ragioni legislative che economiche. In ogni caso ricomporre l’area di centrodestra a Marsala può dare maggiore forza contrattuale, come insegna quanto accaduto altrove.

Com’è il rapporto con i Comuni limitrofi?

Ottimo con Petrosino e Misiliscemi, con cui abbiamo dialogato su tante iniziative e tanti temi: sanità, agricoltura, servizi idrici. Superata questa nostra fase emergenziale bisognerebbe dedicarsi di più a una logica di programmazione che arrivi oltre i Comuni limitrofi, con politiche di marketing che avrebbero bisogno di una visione comune, fin qui non agevolata dagli organismi esistenti.

Tra meno di due anni scadrà il suo mandato. Quali condizioni dovrebbero verificarsi per una ricandidatura?

Non deve essere solo il sindaco a scegliere se ricandidarsi. Devono esserci tutti i presupposti. Il prossimo anno e mezzo sarà decisivo per far emergere ciò che serve alla città per il futuro.

Vincenzo Figlioli

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