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Raccolta differenziata: la Provincia di Trapani tra le più “riciclona”

Per la prima volta la Regione siciliana supera il 50% di raccolta differenziata. Sono 80 i comuni cosiddetti “Ricicloni” che ogni hanno ricevono contributi per l’alta percentuale di differenziata conquistata e che hanno prodotto non più di 75 kg/ab anno di indifferenziati, sfuggendo in questo modo alle crisi dovute all’esaurimento delle discariche.

Tra i 4 capoluoghi di Provincia al di sopra del 65% di raccolta dei rifiuti differenziati, ci sono Ragusa e Agrigento che raggiungono il 70,5%, Enna e Trapani che superano il 65%. Tra i comuni non capoluoghi di Provincia ma che superano il numero di 50mila abitanti, Marsala raggiunge la vetta con 80,474 di percentuale di raccolta differenziata per abitante quindi al 78% complessivo, aumentando ancora di più la sensibilizzazione verso lo smaltimento dei rifiuti.

Già lo scorso anno il Comune lilybetano era stato riconosciuto come il Comune più riciclone in assoluto, con il 77% di raccolta differenziata. La vicina Petrosino si attesta all’82,0%. Nell’hinterland trapanese un balzo in avanti importante lo fa il Comune di Mazara del Vallo che si attesta al 57 kg di raccolta per abitante e di 87,3% scalzando l’ex ‘vincitrice’ Marsala.

Un dato significativo è quello che per la prima volta la Sicilia beneficerà di oltre 700 milioni di euro che saranno destinati all’avvio di decine di cantieri con l’obiettivo di ottimizzare il sistema di smaltimento e migliorare la raccolta dei rifiuti differenziati anche nelle principali tre città che pur non avendo grosse percentuali e netti miglioramenti, fanno comunque dei rilevanti passi avanti.

Per esempio Messina che dal 2021 ha esteso il porta a porta in tutta la Città adesso si attesta ad un promettente 53,41%. Sono però i piccoli comuni, soprattutto quelli montani, a raggiungere quote di raccolta davvero importanti, oltre 15 arrivano e superano l’85%.

“È iniziato il cammino inarrestabile verso l’economia circolare, che qualcuno cercherà di ostacolare con proposte stravaganti come i cassonetti intelligenti al posto del porta a porta o con inceneritori e discariche, ma la direzione è tracciata – dichiara Claudia Casa, responsabile economia circolare di Legambiente Sicilia -. Lo testimoniano i numerosi comuni siciliani, ormai oltre il 70%, comuni grandi e piccoli, costieri e montani, che hanno ottenuto il titolo di ‘Comuni Ricicloni’, con oltre il 65% di raccolta differenziata”.

redazione

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