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Marsala – La Città che Vorrei: “Pista ciclabile? Era meglio sistemare l’erosione…”

Si continua a discutere dei lavori per la realizzazione della pista ciclabile urbana, che attraversa il Lungomare di Marsala, e che sembrano proseguire a “spizzichi e bocconi” animati sembra più dalla caparbietà nel voler spendere i fondi ottenuti, più che da una reale cognizione e convinzione sulla futura fruibilità e sulla integrazione della stessa pista nel più ampio contesto del disegno della mobilità urbana.

Nonostante tutti i chiarimenti del sindaco Massimo Grillo in un video in cui proprio afferma che “Se non avessimo realizzato la pista ciclabile l’Unione Europa ci avrebbe declassato e non ci avrebbe più finanziato facilmente progetti per il futuro”.

Per il gruppo “Marsala – La Città che Vorrei”, creato da Giovanni Di Girolamo, il Lungomare è indubbiamente una risorsa per la Città e andrebbe valorizzato nel suo complesso, con un’idea ben precisa.

“La scelta di sacrificare la carreggiata per ricavare lo spazio per una pista a due corsie, senza un più efficace progetto di riqualificazione ed efficientamento del lungomare Boeo, appare una scelta che poco si addice ad un modello di città sostenibile ed efficiente – afferma il professionista marsalese -. Negli ultimi giorni si è visto che il restringimento della carreggiata rende difficoltoso il transito dei mezzi pesanti e può rallentare il traffico veicolare. Lo stesso marciapiedi, rattoppato poco tempo fa, in risposta a qualche fenomeno di cedimento, appare sconnesso e in alcune zone mostra una pendenza e condizioni tali da rendere difficoltoso il transito stesso dei pedoni”.

Per “Marsala – La Città che Vorrei” è altrettanto degno di preoccupazione lo stato precario dello stesso Lungomare, dalla Chiesa di San Giovanni fino a Capo Boeo ed oltre, dal momento che i segni di erosione della costa sono sempre più evidenti e il mare lambisce il confine della sede stradale. La larghezza delle banquettes di posidonia si è ridotta e il cedimento del terrapieno fa sì che, senza più barriere, le mareggiate raggiungano il perimetro della costa, col rischio di provocare infiltrazioni all’interno, con ciò mettendo a rischio la sicurezza dell’intero lungomare.

“Se ricordiamo bene, nel maggio 2021 veniva annunciato il finanziamento di un progetto per effettuare un’opera di consolidamento del Lungomare Boeo nel tratto compreso tra il Baglio Anselmi e la Chiesa di San Giovanni mediante intervento sul terrapieno stradale – aggiunge Di Girolamo -. E, in assenza di aggiornamenti e interventi, forse possiamo sempre confidare nel nostro Santo Protettore. Ora, al di là del progetto, reputiamo che sia opportuno che l’Amministrazione comunale analizzi con la dovuta attenzione lo stato delle cose e, nel caso sia necessario, disponga un intervento tempestivo ed efficace per mettere in sicurezza il sito, per garantire una sicura mobilità e la sicurezza delle persone e delle cose”. 

redazione

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