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I chioschi dello Stagnone chiedono aperture più lunghe, il Comune spinge la Regione…

Già nei giorni scorso ci eravamo interessati, su iniziativa di alcuni cittadini residenti ma anche grazie al Circolo Legambiente Marsala-Petrosino, delle attività di carattere stagionali con chioschi nel litorale nord della Città di Marsala, ricadente nella laguna dello Stagnone.

Gli esercenti e i titolari di attività commerciali che ricadono in quelle zone sono titolari, come previsto dalla regolamentazione comunale, di autorizzazioni di carattere stagionali e in modo particolare dal 1° aprile al 31 ottobre di ogni anno.

Ma pochi giorni fa, una delegazione in rappresentanza delle tantissime imprese del settore hanno incontrato l’Amministrazione comunale di Marsala, in tale occasione è stato manifestato il disagio di dovere ogni anno, alla scadenza prevista, dismettere le proprie strutture provvisorie. Inoltre – in un atto ufficiale – quando si parla di destagionalizzazione, si parla anche di potere incrementare le proprie potenzialità imprenditoriali altresì nei mesi autunnali e invernali.

“Al riguardo l’Amministrazione – ha detto l’assessore al ramo Giacomo Tumbarello – fatte salve le procedure previste dagli atti autorizzativi già rilasciati, si è posto il problema di investire della questione l’Assessorato regionale per il Territorio e l’Ambiente. Abbiamo chiesto al Governo regionale di valutare la possibilità di consentire l’allungamento del periodo di permanenza dei chioschi in aree private all’interno del Piano paesaggistico, fermo restando il carattere di provvisorietà e temporaneità che tali strutture devono avere in Riserva e preriserva”.

L’assessore marsalese ha aggiunto anche che proprio quest’anno, vista la stagione autunnale particolarmente “calda”, sono tanti i cittadini e i turisti che continuano a frequentare la zona della Riserva dello Stagnone. 

“Sconvolge che il Comune non prenda completamente in considerazione il pubblico interesse della tutela ambientale. Se un bene viene utilizzato solo ai fini dello sfruttamento economico c’è il rischio che alla lunga venga consumato e che, nel lungo periodo, non sia più di nessuno”, avverte Letizia Pipitone, che da anni con il circolo Marsala-Petrosino di Legambiente porta avanti una dura battaglia per la salvaguardia della Riserva.

“Questa vicenda – aggiunge – testimonia ancora una volta che avevamo ragione fin dal 2014, quando portammo avanti con convinzione una campagna per dire “no” all’affidamento delle riserve ai Comuni, ritenendo che si tratti di enti troppo “vicini” agli elettori. La Giunta Di Girolamo lo ha dimostrato impugnando il Piano Paesaggistico e con il regolamento dei chioschi, Grillo difendendo in tutti i modi queste strutture. E’ la dimostrazione che purtroppo, sulla questione ambientale, tra destra e sinistra, a Marsala, non c’è differenza”.

redazione

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  • Concordo con Lega Ambiente in tutto e per tutto… tra qualche anno, ai nostri figli e nipoti, resterà solo il ricordo di come era la Laguna in tutti i sui aspetti…i marsalesi (amministratori e cittadini) hanno la insana capacità di distruggere e non curarsi delle proprie radici, tradizioni e retaggio culturale… in poche parole non amore per la propria città ma solo la propensione al godimento effimero e superficiale….

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