Categorie: AperturaApertura homeMarsalaPoliticaSanità

Sanità a Marsala, le opposizioni a Grillo: “Sia garante dei cittadini per il diritto alla salute”

Sul tema della sanità a Marsala, da tempo oggetto di rilievi e denunce da parte della stampa e dell’opinione pubblica, si registra l’intervento congiunto delle forze di opposizione lilibetane.

Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Europa Verde, Partito Socialista, Rifondazione Comunista hanno sottoscritto un documento in cui si legge che “lo smantellamento del Servizio Sanitario Nazionale ha portato il 2,5% delle famiglie italiane a rinunciare alle cure per mancanza di soldi, e il 6% a ritrovarsi in povertà dopo un emergenza medico. Molti cittadini sono sottoposti a una sorta di ricatto: pagare subito per avere risposta alle loro aspettative di salute o, in alternativa, aspettare e confidare nella buona sorte”. Pd, M5S, Socialisti, Europa Verde e Rifondazione evidenziano che il governo Meloni (alla cui area politica appartiene anche Grillo “disattende l’articolo 32 della Costituzione, che riconosce la salute quale fondamentale diritto dell’individuo nell’interesse della collettività, garantendo cure gratuite agli indigenti. Tutto ciò non può esser addebitato, ovviamente, alle sue competenze locali in termini di sanità. Possiamo chiederle, però, conto della sua mancata vigilanza e grinta politica, che altri sindaci mettono in campo a favore dei loro cittadini”. In particolare, i cinque soggetti firmatari della nota ricordano che “il sindaco è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio”. Nello specifico, si chiede al primo cittadino di essere “garante dei cittadini nei confronti dell’azienda sanitaria sollecitando il rispetto dei diritti alla salute della comunità […] in relazione al funzionamento dei servizi dell’ASP ed in particolare al rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e degli standard delle attività, dei servizi e delle prestazioni, delle liste di attesa, che il Servizio Sanitario Nazionale deve erogare a tutti i cittadini gratuitamente o con il pagamento di un ticket”.

Per i cinque soggetti politici Grillo “avrebbe dovuto richiedere con forza e convintamente agli organi competenti sia amministrativi che politici che l’ospedale di Marsala, che si ritrova con un centinaio di posti letto, un terzo rispetto a quelli necessari e legittimi, ancor meno di quelli che già c’erano negli anni pre-Covid, non venisse depotenziato”. Per Pd, M5S, Socialisti, Europa Verde e Rifondazione il sindaco “non ha dato puntuale risposta alle esigenze di tutela della salute della cittadinanza marsalese”. “Nel mentre – si legge ancora nella nota – abbiamo assistito all’inaugurazione del padiglione Covid a favore di telecamera e a svantaggio dei cittadini che ancora ne attendono l’apertura magari riconvertendone le funzioni; rileviamo costantemente tempi di attesa per i ricoveri programmati, per gli accertamenti diagnostici e per le visite specialistiche, di diversi mesi o anche anni con le conseguenze facilmente immaginabili”.

Infine, le forze di opposizione chiedono, a nome dei cittadini marsalesi, “un’attenta ed efficace vigilanza sulle notevoli risorse destinate dal PNRR”, che – tra le altre cose – “prevede la realizzazione della medicina territoriale attraverso le Case di Comunità – garantendo che non diventino cattedrali nel deserto da fornire, chiavi in mano, ai privati, in tragica coerenza allo smantellamento, già perseguito, del Servizio Sanitario Nazionale. Su tutti questi temi, da parte nostra, sarà avviato un intervento di sensibilizzazione della cittadinanza marsalese che non merita di essere privata, da parte della sua classe dirigente, del diritto alla Salute”.

redazione

Condividi