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Caro voli, l’Antistrust avvia un’indagine conoscitiva sull’uso dell’algoritmo

Un’indagine conoscitiva sull’uso degli algoritmi di prezzo nel trasporto aereo passeggeri sulle rotte di collegamento tra la penisola e le isole maggiori è stata avviata dall’Antitrust. Com’è noto, Sicilia e Sardegna sono tra le regioni che più hanno lamentato un rincaro dei voli, soprattutto nei periodi dell’anno caratterizzati da un picco di domanda, legato ad esigenze di maggiore mobilità dei numerosi fuorisede che per esigenze di studio o di lavoro si sono trasferiti presso le regioni del centronord. Subito dopo il ponte di Ognissanti, molti di loro hanno, infatti, evidenziato che i prezzi per i biglietti per il rientro natalizio erano già molto esosi, fino a superare, in molti casi, i 300 euro a persona. Naturalmente, a queste cifre, diventa proibitivo per una famiglia di quattro persone immaginare di acquistare i biglietti per trascorrere Natale e Capodanno nella propria città d’origine, ricongiungendosi ad amici o familiari.

Alla luce di ciò, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha deciso di indagare in merito ai possibili effetti negativi sul funzionamento del mercato e sulle condizioni di offerta ai consumatori legati all’uso degli algoritmi di prezzo e approfondirà le modalità di comunicazione al pubblico dei costi dei biglietti aerei e delle loro diverse componenti. Com’è stato più volte segnalato, le compagnie aeree adottano da anni sistemi di definizione dei prezzi che, grazie all’uso di algoritmi e di software per il trattamento dei dati, differenziano e adattano nel tempo i costi dei voli. Negli ultimi anni il grado di automatizzazione e di sofisticazione di questi sistemi è notevolmente aumentato, sia per la crescita esponenziale delle informazioni trattabili sia per l’evoluzione tecnologica. In considerazione delle nuove previsioni normative l’Antitrust potrà, a seguito dell’indagine conoscitiva, imporre alle imprese misure comportamentali o strutturali per eliminare le distorsioni della concorrenza o per raccomandare le opportune modifiche legislative/regolamentari così da migliorare il funzionamento dei mercati. Inoltre se – nel corso del procedimento – le imprese presentano impegni, l’Autorità potrà valutarne l’idoneità a risolvere le criticità rilevate e renderli obbligatori.

Il commento del presidente della Regione, Renato Schifani: «È la conferma che le nostre battaglie in difesa dei viaggiatori contro le distorsioni del sistema di determinazione dei prezzi sono fondate e giustificate dall’abnorme e intollerabile ripetersi del caro-biglietti anche in occasione delle prossime festività di fine anno».

“Ringraziamo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – afferma il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – che ha messo nero su bianco tutti i dubbi che abbiamo espresso negli scorsi mesi. Ci auguriamo vivamente che il suo intervento possa essere risolutivo del problema che, però, nel frattempo rimane. Per questo – aggiunge La Rosa – chiediamo con forza al Governo nazionale e a quello regionale di mettere in atto una soluzione ponte al problema”.

L’idea di Federconsumatori Sicilia, più volte già espressa, è che il carovoli non si risolve elargendo contributi a pioggia (tra l’altro ai soli residenti) ma aumentando l’offerta di voli da e per la Sicilia, possibilmente sfruttando anche gli scali minori di Comiso e Birgi.

redazione

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