Categorie: AperturaApertura homeCronacaProvincia

Fiumi di droga dalla Calabria alla Liguria: 27 arresti e sequestri anche in tre città trapanesi

Dall’alba di oggi, militari del Comando provinciale di Imperia, del Gico di Genova e dello Scico della Guardia di Finanza stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 27 persone per traffico di sostanze stupefacenti e associazione a delinquere di stampo mafioso. Tra questi, figurano una persona di nazionalità cubana, due di nazionalità ecuadoriana, quattro di nazionalità albanese (23 destinatarie della misura cautelare in carcere; 3 degli arresti domiciliari). 

Sono 17 degli indagati arrestati sono accusati di essere componenti di una associazione per delinquere diretta da esponenti della famiglia De Marte – Gioffrè, originaria di Seminara e collegata ad articolazioni di ‘ndrangheta residenti in Calabria, ma da anni radicatasi nella zona di Diano Marina, operativa nella provincia di Imperia sin dal 2020 e finalizzata all’acquisto, coltivazione, trasporto, rivendita e cessioni di cocaina, hashish e marijuana. 

Il sodalizio criminale disponeva di abitazioni appartenenti ai componenti della associazione utilizzate per le riunioni operative degli associati volte a prendere le decisioni riguardanti gli approvvigionamenti di stupefacente, per le trattative con i fornitori e gli acquirenti, per custodire, confezionare e cedere lo stupefacente per l’organizzazione dei viaggi per l’acquisto dello stupefacente, per la coltivazione di piante di marijuana. Poteva contare sull’utilizzo di auto appartenenti agli associati o appositamente noleggiate per il trasporto dello stupefacente, che in alcuni casi veniva caricato anche su autobus di linea operanti sulla tratta Reggio Calabria/Ventimiglia e criptofonini per le comunicazioni tra associati.

Vengono contestati agli indagati 56 episodi di acquisto, cessione, trasporto di quantitativi di cocaina e marijuana, nonché di coltivazione di marijuana; reati (consumati ai danni di alcuni acquirenti di sostanze stupefacenti per costringerli a ripianare i debiti accumulati con gli acquisti effettuati) di lesioni, furti di mezzi di trasporto, estorsione (nella forma tentata e consumata), minaccia, tutti aggravati dal metodo mafioso. 

Le articolate attività investigative sviluppate dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Imperia, mediante servizi di pedinamenti e osservazione, effettuati anche in territorio calabrese, nonché attraverso l’intercettazione di oltre 100 utenze telefoniche, nonché di conversazioni ambientali e telematiche, hanno consentito di monitorare costantemente le attività poste in essere dal sodalizio criminale ed accertare allo stato che l’indagato Domenico Gioffrè, pur essendo ristretto agli arresti domiciliari, unitamente a Giovanni De Marte e ad altri componenti della famiglia De Marte, sia riuscito a dare vita ad una florida attività di traffico di stupefacenti nella provincia di Imperia, grazie a diretti approvvigionamenti dalla Piana di Gioia Tauro, avvalendosi di canali privilegiati contigui alla ‘ndrangheta.

Il centro operativo e decisionale dell’associazione era collocato presso la residenza della famiglia De Marte sita in Diano Castello, dove, grazie all’utilizzo di telecamere e microspie, è stato possibile individuare i componenti dell’associazione, i diversi ruoli dagli stessi ricoperti, nonché ricostruire le varie fasi dei traffici di stupefacenti posti in essere.

Le indagini hanno accertato che presso la residenza di Gioffrè – De Marte i vertici dell’associazione prendevano le decisioni circa la quantità di stupefacente da acquistare, dove venivano organizzati nel dettaglio i viaggi in Calabria per l’approvvigionamento della droga, dove veniva tagliata e occultata la cocaina, dove venivano ricevuti e riforniti gli spacciatori a disposizione del sodalizio e dove venivano condotti forzatamente i clienti morosi o gli spacciatori infedeli, per essere minacciati o percossi. Nei confronti di 18 indagati è stato, altresì, disposto anche un sequestro preventivo per equivalente per l’importo complessivo di 866.400 euro, provento dell’attività illecita posta in essere dall’associazione criminale, riguardante 128 rapporti bancari, 18 autoveicoli e 12 motocicli, 6 immobili e 39 terreni siti in Diano Marina (Imperia), San Bartolomeo al Mare (Imperia), Cassano delle Murge (Bari), Trapani, Marsala e Misiliscemi (Trapani).


redazione

Condividi