In occasione dei numerosi e gravi incendi che hanno devastato le aree boscate e i terreni della provincia durante la stagione estiva e l’anomalo caldo autunnale, i Carabinieri del Comando Provinciale di Trapani, a conclusione di attività investigative, hanno eseguito 3 misure cautelari nei confronti di:
L’evento distruggeva la macchia mediterranea e cagionava altresì ingenti danni a due veicoli, alla recinzione di un deposito carburanti (che non veniva completamente attinto dalle fiamme solo grazie ad un provvidenziale intervento di un operaio che azionava l’impianto antincendio); ad un immobile privato e all’istituto scolastico chimico-biologico “Danilo Dolci” (del quale veniva danneggiata la recinzione, le piante ornamentali, la linea internet e la pompa di sollevamento delle acque nere); a tre terreni con coltivazioni di ulivi e a due pali telefonici. Per coadiuvare le complesse operazioni di spegnimento intervenivano sul posto diverse unità dei Vigili del Fuoco e del Corpo Regionale Forestale che riuscivano a domare le fiamme solo dopo più di 7 ore.
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Una volta spenti i roghi e messa in sicurezza l’intera area, i militari della Compagnia di Alcamo avviavano una meticolosa attività di indagine che, grazie alle testimonianze dei residenti nella zona e all’acquisizione dei filmati di videosorveglianza, consentiva di identificare compiutamente l’autore, nei cui confronti veniva avviata anche una successiva e determinante attività tecnica di intercettazione.
In particolare, le telecamere di private abitazioni del luogo consentivano di immortalare l’uomo che, circa 10 minuti prima dell’incendio (e un’ora prima di intraprendere il proprio turno di servizio giornaliero), era lì giunto a bordo della propria autovettura (un Suzuki SJ). In una manciata di minuti l’uomo dapprima si portava a piedi sull’appezzamento di terreno (dove poco dopo divampava l’incendio) e, immediatamente dopo, si allontanava a bordo della propria autovettura.
Nei confronti dell’uomo il GIP del Tribunale di Trapani ha disposto l’applicazione della misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico e divieto di comunicare con soggetti diversi dai conviventi.
Le operazioni di spegnimento, rese difficoltose dal vento che continuava ad alimentarlo, si protraevano per circa un’ora concludendosi prima che potessero raggiungere le vicine abitazioni.
Utilizzando la medesima metodologia investigativa veniva in poco tempo individuato l’autore che, notato da un testimone transitare alla guida del proprio veicolo (un Fiat Fiorino di colore bianco) lungo quella via Dante Alighieri lanciava dal finestrino lato passeggero un oggetto che, caduto nelle sterpaglie presenti, causava l’innesco dell’incendio.
Nei confronti dell’uomo il GIP del Tribunale di Trapani ha disposto l’applicazione della misura cautelare in carcere.
L’indagine avviata dai militari della Compagnia Carabinieri di Trapani consentiva di giungere in poco tempo alla compiuta identificazione dell’uomo che, dalle testimonianze raccolte e dalle immagini del sistema di videosorveglianza della riserva veniva immortalato dalle telecamere mentre si allontanava dal terreno interessato dalle fiamme a bordo di un motociclo (una vespa PK 50 di colore blu).
Nei confronti dell’uomo il GIP del Tribunale di Trapani ha disposto l’applicazione della misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico e divieto di comunicare con soggetti diversi dai conviventi.
Sugli specifici moventi dei presunti autori sono in corso ulteriori approfondimenti finalizzati a inquadrare gli eventi nell’ambito di una più complessa strategia delittuosa.