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Casa di Riposo di Marsala, niente fondi dalla Regione. Il Commissario: “Presenteremo ricorso”

Si torna a parlare di Ipab e “Casa di Riposo Giovanni XXIII”. Circa 3,6 milioni di euro per il pagamento degli stipendi e dei contributi previdenziali dei dipendenti delle Ipab (Istituti pubblici di assistenza e beneficenza) dell’isola.

La Regione Siciliana, attraverso l’assessorato della Famiglia e delle politiche sociali, ha impegnato i fondi per il 2023, dei quali quasi 2,9 milioni per pagare le integrazioni stipendiali e gli oneri previdenziali del personale dipendente delle Ipab e circa 721 mila euro riservati, invece, alla regolarizzazione contributiva delle posizioni previdenziali dei dipendenti degli Istituti definitivamente inattivi. “Questo contributo – dichiara l’assessore Nuccia Albano – servirà agli enti per regolarizzare la posizione stipendiale e contributiva dei dipendenti. Così come prevede la legge, il 20% del totale viene corrisposto per il pagamento dei contributi previdenziali di coloro che sono a carico di quelli inattivi. Ancora una volta il governo Schifani dimostra sensibilità verso lavoratori e lavoratrici che, in molti casi, si ritrovano con un credito di numerose mensilità”.

Particolare novità riguarda il Comune di Marsala e le due Ipab del territorio ammessi al finanziamento. Per quanto attiene l’Istituto Femminile “Genna-Spanò”, che ha un importo di 106.533,67 euro per il costo del personale, peraltro tutto di ruolo, la Regione ha assegnato una somma di 37.873,66 euro.

Tra gli istituti pubblici di assistenza esclusi dal finanziamento per motivazioni varie, niente indicata anche la Casa di Riposo “Giovanni XXIII” di Marsala. La vicenda è nota alle cronache. Da anni si susseguono nomine commissariali e deficit economici che hanno portato, in pratica, ad uno smantellamento dell’attività. E a nulla hanno portato le battaglie di associazioni e sindacati.

Diversi dipendenti sono riusciti a ricollocarsi, vista la professionalità acquisita, presso altre istituzioni. Rimangono ancora pochissimi effettivi che svolgono il loro servizio quasi gratis e senza alcun lavoro da effettuare. Al danno però, si aggiunge la beffa. Come ritenuto dall’Assessorato regionale alla Famiglia, in un documento ufficiale diffuso lo scorso 2 novembre, alla storica Ipab marsalese non spetterà neppure un centesimo, in quanto – e riportiamo l’esatta dicitura tratta dall’approvazione del piano di riparto del contributo alle Ipab regionali – alla data di presentazione dell’istanza non risulta approvato il Conto Consuntivo 2022 e inoltre manca l’apposita dichiarazione sostitutiva di atto notorio.

“Presenterò immediata opposizione – ci ha detto l’attuale Commissario della Casa di Riposo di Marsala, Antonio Angileri -. All’atto della presentazione dell’istanza avevo prodotto tutta la documentazione necessaria, anche se occorre precisare che il Bilancio dell’Ipab marsalese si trova in stato di deficit da diversi anni e quindi non può essere presentato in pareggio. Comunque mi incontrerò nei prossimi giorni con la dirigente del settore per rappresentare le nostre esigenze”. 

redazione

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