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Dolci siculo-afgani nella ‘comunità migrante’ di Marsala

Dolci momenti di integrazione per la piccola Comunità Afghana che vive a Marsala. La Cooperativa Sociale Badia Grande, che gestisce i Centri di Accoglienza per le famiglie afghane di Via Eduardo Alagna e Contrada San Giuseppe Tafalia nel contesto del Progetto SAI Marsala, ha orchestrato un’esperienza culinaria e artistica che ha toccato l’anima di tutti i presenti con un’armonia di profumi e colori, un evento straordinario di convivialità, un momento “magico” di integrazione tra culture diverse e lontane.

L’incontro è iniziato in cucina, dove le donne afghane e gli operatori della cooperativa hanno collaborato con passione e dedizione per creare una sinfonia di sapori. Il profumo avvolgente dei dolci afghani si è intrecciato con l’aroma dei dolci siciliani, creando un’atmosfera surreale di familiarità.

In quel momento, il linguaggio universale della cucina ha abbattuto ogni barriera culturale, dimostrando che il cibo può unire le persone al di là delle differenze. Nella sala mensa, mentre i dolci cuocevano nel forno, gli operatori della Cooperativa Sociale Badia Grande hanno assistito i bambini afghani nell’arte del bricolage dedicato ad Halloween. Con colori vivaci, colla e forbici, questi giovani artisti hanno dimostrato che l’arte è un ponte che supera le barriere culturali, comunicando emozioni e gioia in modo universale. I loro capolavori, espressione di creatività e individualità, sono diventati simboli tangibili dell’unità nella diversità.

Il momento culminante dell’evento è stato il delizioso assaggio dei dolci afghani e siciliani, preparati e decorati con amore. Questi dolci sono diventati il simbolo della dolcezza, della convivialità e dell’amicizia. Una tavola imbandita a festa, quale gesto di generosità e condivisione, è stata onorata dalla presenza di due numerose famiglie afghane: gli ospitanti di Via Eduardo Alagna e gli ospiti di Contrada San Giuseppe Tafalia, nonché dallo staff della Cooperativa Badia Grande che da un anno si prende cura di loro. A questa atmosfera di gioia e unione si è unita una delegazione di ragazzi del Rotaract composta dal Presidente Claudia Bilardello e dal socio Vincenzo Valenti del Club Marsala e dal Presidente Federico Siro Brigiano del Club Trapani-Erice.

I ragazzi rotariani hanno donato due vassoi di frutta martorana (dolcetti di marzapane tipici della tradizione siciliana della cosiddetta “Festa dei morti”) ai bambini presenti intrattenendosi poi coi loro genitori in un significativo scambio culturale. In una atmosfera festosa hanno assaggiato i dolci e sorseggiato una bevanda tipica a base di alloro, zafferano, cardamomo ed altre spezie.

Questo gesto ha sottolineato l’importanza di condividere non solo cibo, ma anche tradizioni e culture, pur parlando lingue diverse. Sono bastate poche parole, qualche gesto e gli sguardi per abbattere ogni barriera nel pieno spirito della koinonia (progetto del Distretto Rotaract 2110 Sicilia Malta, anno sociale 23/24) particolarmente a cuore dei ragazzi del Rotaract che si prodigano nel promuovere l’uguaglianza, l’inclusione sociale e la cultura.

La Cooperativa Sociale Badia Grande ha giocato un ruolo fondamentale in questo viaggio di integrazione. Grazie all’impegno instancabile della Psicologa Giusy Calamia, dell’assistente sociale Ida Ingoglia, del Mediatore Culturale Andrews Ferguson e all’Orientatore Fides Gakunde, le due strutture gestite nel contesto del Progetto SAI Marsala hanno assunto le sembianze di gradevoli case familiari, non semplici centri di accoglienza, grazie anche alle Ausiliari del Centro Sai, Margherita Ingoglia e Margherita Marino, che hanno contribuito a creare un ambiente caloroso e accogliente per tutti, fornendo un supporto logistico e umano.

In un appartamento di via Eduardo Alagna vivono 11 afgani; una nonna con due figli e altrettante nuore, nonché 6 nipoti fra cui 4 minorenni di cui 2 frequentano gli Istituti Superiori: il Tecnico Commerciale ad indirizzo moda la ragazzina e l’Industriale ad indirizzo informatica e telecomunicazione il ragazzo; gli adulti lavorano. Nella casa di Contrada San Giuseppe Tafalia vivono invece in 13, papà, mamma ed 11 figli di età compresa fra i 3 anni ed i 22, di cui i minori frequentano le scuole dell’obbligo e gli altri lavorano saltuariamente.

Questo evento, promosso dal SAI Marsala diretto da Lorena Tortorici, non è stato solo un momento di condivisione, ma anche un segno tangibile della forza dell’amicizia e della convivialità. L’equipe della Cooperativa Sociale ha dimostrato che l’integrazione non è solo un obiettivo lontano da raggiungere, ma un viaggio collettivo nel presente, che può essere reso più dolce attraverso l’apertura del cuore e la condivisione di esperienze. Marsala, grazie alla Cooperativa Sociale Badia Grande, ha dimostrato al mondo che l’amicizia e l’unità possono superare le barriere culturali, creando un futuro migliore per tutti. Questi dolci momenti di integrazione resteranno impressi nei cuori di coloro che hanno partecipato, come un ricordo dolce di unione e amicizia che continuerà a illuminare il cammino di chi si spende per un mondo migliore, più inclusivo, solidale e accogliente.

redazione

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