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Mafia, crolla Custonaci: le reazioni del mondo politico e sindacale

Ancora una volta siamo davanti alla certezza che il fenomeno mafioso è radicato nel territorio trapanese, così come in tutta la Sicilia. L’operazione antimafia di oggi dimostra come serva tenere alta l’attenzione di tutti gli uomini e le donne impegnate nel quotidiano rispetto delle leggi e delle Istituzioni. Non posso che plaudire al servizio reso dalla DIA e delle altre forze dell’Ordine operanti in questa indagine antimafia, sono certo che il corso della Giustizia saprà farci pervenire alla verità garantendo la corretta applicazione delle norme che regolano il Codice Penale vigente in Italia”.

Così il deputato trapanese del Pd, Dario Safina dopo l’operazione antimafia denominata “Scialandro” che ha portato all’arresto di 21 appartenenti alle famiglie mafiose di Custonaci, Valderice e Trapani.

Ogni operazione antimafia va accolta come ciò che è, un successo dello Stato e un colpo al mandamento mafioso del trapanese, un plauso va dunque alla Direzione Distrettuale antimafia e alle forze dell’ordine che oggi hanno eseguito arresti e sequestri nell’ambito dell’operazione Scialandro. Ciò che turba, se le risultanze delle indagini verranno successivamente tutte confermate, è assistere a questo quadro sconfortante di rapporti fra ex esponenti di un comune e le famiglie mafiose di Trapani, Custonaci e Valderice, che condizionava persino la gestione dei contributi economici solidaristici post pandemia”. Ad affermarlo è Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani che interviene cosi sull’operazione antimafia Scialandro che ha portato a 21 misure restrittive a Trapani e provincia.

“Le istituzioni dovrebbero essere presidio di legalità contro il malaffare che cerca di inserirsi per il proprio interesse, apprendere di frasi emerse dalle intercettazioni contro i protagonisti, ed eroi della storia dell’antimafia, rende il quadro ancora più sconfortante. Ben vengano queste operazioni, che come oggi, hanno portato alla luce sinergie e rapporti opachi dei quali i nostri territori devono assolutamente liberarsi, per poter rinascere”.

La Piana conclude “… nel momento di forte difficoltà economica che stanno vivendo le nostre città, deve essere ancora più forte la presenza dello Stato e il contrasto a ogni forma di oppressione e condizionamento mafioso”.

“Un nuovo colpo è stato inferto stamattina al malaffare nella provincia di Trapani grazie all’operazione antimafia portata avanti daDirezione Investigativa Antimafia, Polizia di Stato di Trapani e Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Trapani, ai quali va il nostro plauso. Sconfortante il quadro che ne emerge, che se confermato da ulteriori indagini investigative, ci consegna ancora una volta un territorio segnato negativamente e pesantemente da rapporti fra amministrazioni locali e le famiglie mafiose”.

Lo afferma il segretario generale della Uil di Trapani Tommaso Macaddino, intervenendo sull’odierna operazione antimafia denominata “Scialandro” che ha portato a 21 misure restrittive in provincia di Trapani.

“Le istituzioni – aggiunge infine – devono continuare a combattere l’illegalità e le eventuali ingerenze da parte del malaffare. Il territorio trapanese tutto deve liberarsi finalmente da ogni tipo di condizionamento e oppressione, poiché solo così potrà ambire a uno sviluppo e a una rinascita veri”.

redazione

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