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Vendemmia 2023, la meno produttiva degli ultimi 6 anni

La vendemmia 2023 è stata la meno produttiva degli ultimi sei anni: 44 milioni di ettolitri contro i 50 milioni dello scorso anno per un 12% in meno. Le stime dell’Osservatorio Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini (Uiv), trovano conferme nelle rendite di agricoltori e aziende vitivinicole – in un comparto che complessivamente, secondo i dati Coldiretti, ha subito danni per oltre sei miliardi – e vedono perdere all’Italia il primato di produzione, che invece va alla Francia.

A pesare negativamente sono gli effetti del cambiamento climatico che hanno portato un aumento di circa il 70% delle giornate di pioggia proprio nel periodo dell’anno in cui vengono eseguiti i trattamenti contro le fitopatie, come la peronospora (temuta malattia della vite), che ha flagellato interi territori. L’estate 2023 è stata segnata da una media di 22 eventi estremi al giorno in Italia, secondo il monitoraggio Coldiretti sulla base dei dati dell’European Severe Weather Database (Eswd).

Se nel Nord le quantità hanno registrato solo una lieve flessione, al Sud le vendemmie sono state scariche: picchi negativi in Abruzzo (-40%), Campania (-30%), Sicilia (-30%).

Per questo, sempre più aziende vitivinicole aprono all’accoglienza turistica-enologica: la Toscana guida la classifica mondiale delle destinazioni più prenotate nella categoria “Vigneti” di Airbnb, sezione da circa 11.500 alloggi in Italia e oltre 160mila nel mondo. Oltre alla Toscana, i vigneti “turistici” più richiesti in Italia sono nel veronese e a Pantelleria.

redazione

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