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L’Asp punta sugli infettivologi: “Lottiamo contro i germi multiresistenti”. E sul Padiglione di Marsala… VIDEO

La Città di Marsala ospita il XIV Congresso SIMIT Sicilia 2023 organizzato dall’infettivologo Pietro Colletti, direttore dell’UOC Malattie Infettive dell’ospedale “Paolo Borsellino”.

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La presenza a Capo Boeo – ad aprile le porte è stata la Villa Favorita – di più di 100 tra medici infettivologi, infermieri, virologi, biologi e massimi esperti regionali e nazionali della materia non è un caso. Soprattutto in vista del costruendo Padiglione, vicino il nosocomio di Cardilla, il cui progetto però attende la fase del collaudo. ma è un primo passo per affrontare tutta una serie di argomenti che riguardano le Malattie Infettive, il ruolo degli specialisti negli ospedali e sul territorio, le strategie di prevenzione su HIV HCV HBV e HDV. Un’urgenza che è emersa prepotentemente nel periodo della pandemia.

“Affrontiamo temi scientifici che spaziano dalle problematiche infettivologiche in pediatria e nel setting materno-infantile alle antiche e nuove epidemie nel XXI secolo; si parlerà della lotta all’antibiotico-resistenza, di Covid e nuove tecniche diagnostiche, senza dimenticare le epatiti virali tra cui l’ultima, la Delta, e le cure ad esso correlate”, ci spiega il dottor Colletti. Il ruolo dell’infettivologo ha vissuto un cambiamento dal pre al post Coronavirus.

Colletti ne è convinto: “L’infettivologo ha riassunto una centralità molto importante. Per questo ho portato il convegno nel comprensorio dell’Asp di Trapani dove c’è una nuova realtà che dirigo da tre anni, impegnata nei ricoveri, nei servizi di ambulatorio ma anche nelle consulenze specialistiche per tutti gli ospedali del trapanese e nell’integrazione coi servizi territoriali sia con l’Asp che con i medici e i pediatri di libera scelta, per favorire la prevenzione, implementare la vaccinazione e un uso corretto e intelligente degli antibiotici perchè oggi c’è un abuso che ci sta portando verso una nuova pandemia, quella dei germi multiresistenti”.

A proposito dell’aumento di batteri e germi che spesso mina il fisico dei pazienti ricoverati, il dirigente UOC fa sapere che “… questi casi non sono più frequenti dopo il Covid. Le infezioni correlate all’assistenza sono legati all’abuso della terapia antibiotica, per questo dobbiamo puntare all’obiettivo di ridurre le infezioni così come previsto dal Ministero della Salute”. E sul Padiglione Malattie Infettive “… è nato nell’ambito di una valutazione generale in pandemia prima che noi fossimo presenti; sarà un momento saliente dal punto di vista strutturale, ma già c’è un reparto funzionante e adeguato all’assistenza”.

Su questo punto è intervenuto anche il Commissario Straordinario dell’Asp, Vincenzo Spera: “Siamo orgogliosi per il lavoro fatto dai nostri professionisti. Abbiamo un reparto, a Marsala, per curare qualsiasi tipo di malato. A breve la Giunta regionale adotterà un piano col quale finanzierà il completamento del Padiglione per potenziare la risposta dell’Asp di Trapani. E’ una grande risposta in questo territorio soprattutto per i tanti migranti che arrivano con problemi di natura infettivologica”.

Sulla tempistica della fine dei lavori al Padiglione, Spera afferma: “Dipende da quando i finanziamenti verranno sbloccati dalla Giunta Regionale. Nell’arco di un paio d’anni dovremmo avere una struttura completa”. Il prof. Antonio Cascio, direttore dell’UOC Malattie Infettive del Policlinico di Palermo, è specialista in materia di tubercolosi, “… ancora presente in Italia, in Sicilia e una delle principali cause di morte nel mondo. In Sicilia i casi sono frequenti con percentuale di mortalità elevata. E’ una patologia che richiede un ricovero abbastanza lungo perchè ci può essere un contagio; i malati infatti devono essere posti in stanze a pressione negativa e prima di essere dimessi devono essere non più bacilliferi. Ciò comporta dei disagi altresì per la struttura ospedaliera. Ci sono ad oggi 500 ricoveri l’anno solo in Sicilia”.

Ciò, naturalmente, anche per la maggiore presenza nell’isola di migranti provenienti dall’Africa, Continente in cui alcune malattie sono ancora frequenti e mortali.

redazione

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