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Da Siciliacque l’appalto degli acquedotti Marsala-Mazara-Petrosino e Erice-Paceco per superare le criticità

Ci sono notizie incoraggianti sul fronte del potenziamento del servizio idrico per i nostri territori. Siciliacque ha aggiudicato entro il 30 settembre gli appalti di tre opere idriche finanziate dal Ministero delle Infrastrutture con i fondi provenienti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Si tratta del nuovo acquedotto Marsala, Mazara e Petrosino; del raddoppio del secondo tratto dell’acquedotto Garcia; del serbatoio d’accumulo a servizio dei sistemi acquedottistici interconnessi Garcia, Montescuro Ovest e Favara di Burgio, che sorgerà tra Erice e Paceco. Il costo complessivo dei tre interventi ammonta a quasi 114 milioni di euro.

Terminate le verifiche amministrative, i cantieri apriranno a cavallo fra la fine di quest’anno e l’inizio del 2024. In base alle tempistiche individuate nel Pnrr, i lavori dovranno essere ultimati entro il 31 marzo 2026. Le opere in questione sono destinate ad aumentare la resilienza del sistema idrico di sovrambito.

Nel dettaglio, l’acquedotto di Marsala, Mazara e Petrosino si estenderà per complessivi 70 chilometri e veicolerà circa 300 litri d’acqua al secondo, colmando l’attuale deficit idrico dei tre comuni trapanesi e stoppando soprattutto il fenomeno del cosiddetto “cuneo salino”, provocato dall’eccessivo prelievo dai pozzi che ha portato l’acqua salata del mare a mischiarsi con quella per usi idropotabili.

“Siciliacque ha raccolto la sfida del Pnrr – sottolineano i vertici della società – dimostrando di essere un’azienda efficiente, in grado di far fronte a tempistiche serrate e procedure complesse. La progettazione definitiva del nuovo acquedotto Marsala, Mazara, Petrosino e anche quella esecutiva delle altre due opere sono state curate da strutture interne alla società, a conferma dell’elevato livello di competenze maturate nei quasi vent’anni di gestione del servizio idrico di sovrambito in Sicilia. Anche il monitoraggio e la rendicontazione degli interventi saranno svolti direttamente da Siciliacque, sotto lo stretto controllo del ministero delle Infrastrutture. L’obiettivo da qui al 2026 è quindi di mantenere allineate le procedure di monitoraggio e rendicontazione con l’esecuzione dei lavori, così da arrivare alla realizzazione delle opere nei tempi prefissati dal Pnrr”.

In merito all’importante progetto previsto, è intervenuto l’assessore con delega all’Acquedotto del Comune di Marsala, Ivan Gerardi: “Nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – evidenzia – gli interventi riguarderanno l’aumento della resilienza del sistema idrico, al fine di eliminare tutte quelle criticità di mancanza d’acqua, soprattutto nella stagione estiva, nella Città di Marsala. Sono delle risorse tecniche importanti, utili e necessari per riammodernare tutti gli impianti, per efficientare le reti e fornire un servizio idrico e depurativo sempre migliore”.

A Gerardi fa eco il sindaco Massimo Grillo in una diretta Facebook: “Ben 70 milioni di euro di Siciliacque per posizionare una rete idrica di collegamento con la diga Garcia che farà uscire Marsala dall’isolamento idrico entro il 2026”.

redazione

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