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Avviata nelle Egadi una Stazione ecologica mobile per pescatori e operatori del settore nautico

Attivata nel porto di Favignana una Stazione ecologica mobile per pescatori e operatori del settore nautico.

L’iniziativa, finalizzata a ridurre la dispersione dei rifiuti in mare e tutelare l’ambiente marino, rientra nell’ambito del Progetto RE.NÈ – Programma Italia Tunisia di cui l’Area Marina Protetta Isole Egadi è partner insieme con alcuni Comuni della Sicilia occidentale e importanti istituzioni. La Stazione mobile è totalmente automatizzata, alimentata a energia solare e pienamente autosufficiente.

Per conferire i rifiuti sarà necessario registrarsi mediante tessera sanitaria. Tutte le operazioni saranno tracciate al fine di assicurare il corretto utilizzo della stazione da parte dei fruitori. Il Comune di Favignana e l’Area Marina Protetta Isole Egadi sono tra i primi in Italia ad attuare la legge 60/2022, la cosiddetta “SalvaMare”, che ha introdotto nuove disposizioni per il recupero dei rifiuti marini e per l’economia circolare. 

“Con l’attivazione dell’unità ecologica mobile compiamo un importante passo in avanti verso la risoluzione del problema della dispersione in mare di reti e altro materiale”, dice il direttore dell’Area Marina Protetta Salvatore Livreri Console. Secondo alcune stime, circa il 75 per cento dei rifiuti marini a livello globale è costituito da plastica, materiale che viste le caratteristiche, tra cui il permanere per molti anni nell’ambiente e la capacità di disgregarsi in particelle microscopiche, crea diversi problemi ambientali.“Con l’introduzione della nuova legge – spiega il direttore dell’Area Marina Protetta – tutti i rifiuti recuperati in mare, prima classificati come speciali, sono adesso caratterizzabili e differenziabili. L’unità ecologica mobile fungerà dunque da centro di raccolta e smistamento”.“È una scelta che va nella direzione della tutela del mare, dell’ambiente e della natura”, dice il sindaco Francesco Forgione

Nell’ambito dello stesso programma sono state inoltre poste le basi per un accordo con il Comune di Calatafimi-Segesta, tra i partners del progetto, per il conferimento delle reti dismesse presso il centro di riuso comunale e la trasformazione in indumenti e altri filati. Una collaborazione che consentirà di sgravare il Comune di Favignana di una parte delle spese di smaltimento che incidono non poco sulle casse comunali.

redazione

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