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Da The Voice Senior a ‘Il diverso siamo noi’, Rosalba Pizzo e l’energia della musica. L’intervista

Gli occhi carismatici, i ricci biondi e una voce black non sono passati inosservati a The Voice Senior 2023. Così la giuria tanto temuta, non ha potuto far altro che pigiare il pulsante e girare le sedie nell’ascoltare con quanta rabbia e compenetrazione è stata interpretata “Bella senz’anima” di Riccardo Cocciante dalla marsalese Rosalba Pizzo. La cantante, interprete e organizzatrice di eventi musicali ci racconta il suo percorso nella musica e i prossimi impegni. 

Rosalba, sei insegnante di scuola ma anche organizzatrice di eventi musicali nazionali per la Sicilia e presentatrice. La tua passione per il canto, oggi, ti ha portato sul piccolo schermo. Da dove arriva il tuo percorso?

Il mio amore per la musica inizia a 4 anni. Già allora canticchiavo e con i miei genitori andavano spesso alle feste di piazza dove tutto ebbe inizio. Una sera volevo cantare e mi sono lanciata sul palco sfuggendo a mio padre. Da lì in poi sono arrivate tante serate e i primi concorsi a 18 anni. Un giorno, tramite un’amica, conobbi Nico dei Gabbiani che mi propose di far parte dei suoi spettacoli in giro per la Sicilia e la Calabria, ero la sua corista ma avevo anche un repertorio mio. Poi mi propose di andare in America ma ero fidanzata all’epoca e non ho accettato di andare così lontano, temevo che questo potesse rovinare il rapporto. Poi sono arrivati i miei figli e successivamente l’amore è finito ma quello per la musica invece no. Da qui ho iniziato a coltivare la passione facendo parte di grandi eventi, parallelamente all’insegnamento nella scuola dell’infanzia e a 24 anni, per 10 anni, ho lavorato anche con ragazzi con disabilità, questo mi è servito tanto. Nei momenti che mi sono ritagliata sono tornata a cantare ma soprattutto a Palermo, poco nella mia città. Dopo il divorzio ho iniziato a scrivere pensieri sparsi su fogli lasciati in giro per casa. Da qui è nato il mio inedito “La mia energia”, che è la musica.

… e poi è arrivato “The Voice Senior” su Rai 2…

Un giorno di Covid, mi scorre su Facebook un post di “The Voice Senior” e mi sono iscritta senza avere tante speranze. Sono rimasta stupita quando un autore del programma mi ha chiamato. Da lì è partito un lungo cammino verso la trasmissione. Il casting prima si è svolto a Milano. Nella fase iniziale eravamo 4mila concorrenti, poi nelle fasi finali siamo rimasti in 60, poi 30 e infine sono arrivata sul palco di Rai 2. Mi avevano dato una lista di 7-8 brani; ‘Bella Senz’Anima’ non era neppure prevista in questa scaletta ma è stata quella che ho poi cantato quando mi hanno scelto per la semifinale perchè molto convincente. E ho scelto di far parte del team di Loredana Bertè. Arrivare fin qui è già tanto se si pensa che tra i concorrenti c’erano nomi noti della musica italiana e straniera di qualche anno fa come Minnie Minoprio e  Ronnie Jones e importanti coristi come Aida Cooper.

Cosa ti porti dentro di quell’esperienza e dei personaggi con cui hai avuto modo di lavorare?

Quando ho cantato ‘Sally’ in semifinale ricordo le parole di Loredana Bertè, i suoi sguardi. Lei era il mio idolo, una personalità prorompente; ha capito subito che dietro avevo una grande storia anche se ho raccontato poco di me andando contro a quello che poteva fare audience. Io ho detto quello che avevo piacere di dire. Loredana è stata molto umana, gentile e sorridente. Ricordo che avevo un gran mal di schiena il giorno in cui la proposi alla giuria e a lei, forse è stato il momento di tensione. Loredana mi aveva anche invitato al suo concerto a Catania ma poi per motivi di salute venne rinviato. Un’esperienza indimenticabile, ho fatto amicizia pure con la grande Aida Cooper. 

Hai detto che avevi la possibilità di andare via per coltivare la tua passione per il canto, ma sei rimasta. Per tanti motivi anche personali. Cosa diresti, oggi, a quella Alba che adesso è ritornata al suo primo amore, la musica, e a tutti i ragazzi che hanno mollato o non ci hanno creduto abbastanza?

La musica mi è servita per avere la forza e l’energia di affrontare la vita, qualità che sono la musica poteva darmi. Ai giovani dico di cantare, se hanno questa passione, ma per loro stessi, perchè la musica può supportarli in maniera incredibile. Non si deve cantare per il successo. Io ce l’ho fatta grazie alla musica.

Negli eventi musicali, come il Cantagiro per la Sicilia o Telethon, ti confronti con tanti giovani artisti. Negli anni hai un visto un cambiamento culturale o nell’approccio allo studio?

Se si vuole diventare un cantante, in questo caso, bisogna studiare da un vocal coach preparato. Perchè non bisogna solo saper cantare ma anche interpretare un brano. In 20 anni nel nostro ambiente ho visto genitori che pagano tanti soldi per mandare i figli a studiare da insegnanti di canto che rovinano le corde vocali dei ragazzi. Se si crede in un percorso artistico, bisogna spendere un pò di più ma questo ripagherà molto. Il consiglio è di non spingere mai i figli a fare qualcosa come spesso accade oggi, di non obbligarli.

Quali saranno i tuoi prossimi progetti?

Ho dei progetti che però non realizzerò qui per vari motivi. Peccato perchè durante The Voice Marsala ha avuto una bella visibilità, in una clip che mi riguardava hanno fatto vedere la Città, lo Stagnone, il Teatro ‘Sollima’. E’ promozione del territorio. Ma ho avuto più riscontro fuori. Nel corso del programma ricordo ancora Gigi D’Alessio che mi disse ‘Alba, tu dal momento che hai cominciato a cantare non è mai arrivato il tramonto. Sei spettacolare… nelle mie vene non scorre sangue ma Marsala’. E Clementino che disse davanti a tutto il pubblico che ero una delle migliori voci mai arrivate a The Voice, come si può ascoltare dai video su You Tube. 

Hai realizzato un brano a cui tieni molto. Come nasce “Il diverso siamo noi”?

E’ un mio testo a cui tengo molto. L’ho scritto in un periodo in cui mi sentivo giù. Spesso la solitudine non è nell’essere soli ma nel sentirsi soli. Il brano parla di diversità e uguaglianza, di quanto siamo unici e la nostra unicità è il bene da tutelare. Il brano si può trovare in tutte le piattaforme digitali e su You tube, è stato prodotto dal direttore artistico Angelo Petruccetti storico collaboratore di Little Tony e realizzato con il co-autore Giuliano Savona; il videoclip è stato girato da Stefano Cesaroni che ha già lavorato con i grandi della musica, da Zarrillo ai Cugini di Campagna passando per i Ricchi e Poveri. 

redazione

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