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Terzo e ultimo week end tra ‘Le vie dei Tesori’ in Provincia di Trapani

Un aperitivo al tramonto su una torre di 30 metri: quale modo migliore per salutare Le Vie dei Tesori? Lo si potrà fare a Marsala dove sulle Torri vinarie delle Cantine Bianchi (che hanno aperto per la prima volta quest’anno) domenica ci sarà l’atteso brindisi finale. Trapani invece saluterà con due appuntamenti, la visita teatralizzata a Palazzo D’Alì e il laboratorio fiorito di Michele Iovino ispirato da decori liberty; Mazara del Vallo farà scattare le ultime visite alla chiesa di San Nicolò Regale e Palazzo vescovile che dopo il festival chiuderanno di nuovo i battenti. Infine Alcamo che sceglie un arrivederci in musica tra canti gregoriani e onirici cunti doc. Terzo e ultimo weekend del festival nella provincia che sta segnando i numeri più alti come presenze: trascinate da Trapani, le città si preparano agli ultimi due giorni delle Vie dei Tesori, calando il poker d’assi.

MARSALA. Respirare tra i monumenti: che paiono rispondere. Si potrà fare durante un’esperienza inedita seguendo un insegnante yoga, domenica al tramonto al Baluardo Velasco.  Ma sarà anche l’ultima occasione per andare in barca a vela tra le isole dello Stagnone, o salire su un piper e guardare la cosiddetta Via del Sale e le saline Infersa. Senza dimenticare che sia sabato che domenica a Mozia vi attenderà Paola Sconzo, direttrice della missione dell’Università di Palermo, che condurrà la visita nel settore nord-orientale dell’isola, all’interno degli scavi alla necropoli arcaica e al Kerameikos. Ma la vera essenza di questa edizione delle Vie dei Tesori a Marsala è data dal vino: andar per cantine fa bene al cuore e all’anima, oltre che al palato. A parte l’esperienza sui silos vinari al tramonto (ci sono pochissimi posti), c’è ancora disponibilità per le visite alle cantine Curatolo Arini, Baglio Oro, Bianchi e Pellegrino, mentre a Baglio Biesina si potrà partecipare alla vendemmia. C’è posto anche per i bambini, ma soltanto per il laboratorio durante il quale i piccini costruiranno un personale Terrarium a Villa Gaia.

TRAPANI. E’ stata l’exploit dello scorso weekend, ma nessuno si sarebbe mai aspettato le lunghe code di trapanesi: l’antica Corte delle Ninfee è un antico monastero domenicano, oggi residenza privata, con un giardino nascosto, ha aperto le porte per la prima volta a Trapani. Le chiese e i palazzi sono tutti disponibili in questo ultimo fine settimana: dal percorso multisensoriale dell‘Unione delle Maestranze, custodi dei Sacri Gruppi alla chiesettabarocca del Carminello che è un tesoro di stucchi. A San Pietro  c’è l’organo ottocentesco più complesso d’Europa: sette tastiere che possono essere suonate contemporaneamente. Alla Badia Nuova le tele del Novelli, del Carreca e del Borremans, a Santa Rita un Crocifisso miracoloso, nella cappella Staiti di Santa Maria Gesù la Madonna di Andrea della Robbia e al Collegio dei Gesuiti c’è un’Immacolata del MarabittiPoiPalazzo Senatorio con la vista sul centro storico; palazzo Milo Pappalardo tra tetti affrescati e il balcone decorato, Palazzo Riccio di Morana, con la facciata neoclassica. E se sabato volete approfittarne, raggiungete il laboratorio di Platimiro Fiorenza e chiedetegli come fa a realizzare i suoi sogni di corallo.   

MAZARA DEL VALLO. Dopo le Vie dei Tesori sarà difficile entrare al palazzo Vescovile (aperto solo due ore sabato), ma non bisogna dimenticare i tesori della Diocesi al Seminario dei Chierici con la biblioteca che custodisce un Fondo antico, e il Museo Diocesano con la  collezione di reliquiari, tra cui quello di Santa Rosalia. Da non perdere anche il complesso di San Nicolò Regale: è bellissimo, quasiuna Cuba importante (inserito anche nel neonato circuito di Italia Romanica con i monumenti di Sardegna e Lombardia), come anche la Regale Abbazia di Santa Maria dell’Alto che secondo la tradizione, parrebbe risalire al 1085. Anche gli atelier d’artista torneranno laboratori privati: da Casa Lombardo, all’atelier dello scultore Gerry Bianco, allo studio d’arte di Pino Mazarese. Tra le esperienze, la visita alla riserva di Lago Preola, gestita dal WWF, il regno delle testuggini palustri e dei tarabusini; ma anche partecipare alla vendemmia al Baglio Aimone (o gustare un aperitivo in barca al tramonto, ma è praticamente sold out).

ALCAMO. prepara la seconda passeggiata in programma alle sorgenti di San Giuseppe Jato, sabato si raggiungeranno infatti le fonti Chiusa e all’antico acquedotto di 26 chilometri che risale al primo ventennio del secolo scorso. Chi resta in città non avrà che l’imbarazzo della scelta: potrà mettersi in coda per salire sulla cupola della Chiesa Madre o magari scoprire gli stranissimi strumenti a pizzica che il cantautore Fausto Cannone ha raccolto in giro per il mondo: ce ne sono alcuni costruiti con i gusci di animali inattesi. Sia sabato che domenica si potrà partecipare alle degustazioni a km0 al Baglio Florio, facendosi mostrare le rotaie della ferrovia su cui correvano i carrelli che trasportavano le uve sin dentro la cantina. Se invece si preferisce affidarsi ad un sommelier professionista, domenica bisogna raggiungere l’Enoteca regionale della Sicilia Occidentale e approfittare per visitare il castello dei Conti di Modica. Si chiude con i canti gregoriani nella settecentesca abbazia del SS. Salvatore e con la storia di Ciullo, poeta giullare che ad Alcamo visse e che rivivrà nei cunti dei tre fratelli Rimi.

redazione

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