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Scomparsa di Napolitano, Renzo Carini rievoca il suo arrivo a Marsala

L’ex sindaco ci racconta dell’impegno del Capo dello Stato per l’isola di Mozia

In occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità di Italia, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano era arrivato a Marsala dove in pratica “tutto ebbe inizio”.

Allora pronunciò parole durissime contro i giudizi liquidatori sull’Unità del Paese. “Si può considerare solo penoso – affermò in piazza durante il suo intervento – che da qualunque parte, nel Sud o nel Nord, si balbettino giudizi liquidatori sul conseguimento dell’Unità, negando il salto di qualità che l’Italia tutta, unendosi, fece verso l’ingresso a vele spiegate nell’Europa moderna».

Tra le occasioni che la città colse ci fu quella di incontri istituzionali che videro coinvolto anche l’allora sindaco lilibetano.

“Mi rimane un ricordo bellissimo di quella giornata- ci ha detto Renzo Carini -. Ricordo il grande impegno e l’entusiasmo di quanti si occuparono dell’organizzazione dell’evento, ricordo anche gli applausi e l’affetto con cui fu accolto dai marsalesi. Il suo intervento in piazza richiamò ai valori fondanti dell’Unità d’Italia che videro la nostra città in prima fila nello scegliere questa opzione. In tema di consuntivo qualche tempo dopo io a nome della città fui invitato ad un evento dove le manifestazioni che si tennero a Marsala furono indicate tra le migliori che si allestirono in occasione delle celebrazioni dell’Unità d’Italia”.

Carini ricorda anche la disponibilità umana dell’allora Capo dello Stato, che si soffermò a parlare con le scolaresche marsalesi che lo accompagnarono sul palco quando effettuò il suo intervento celebrativo. Poi l’avvocato marsalese ci racconta un particolare inedito del colloquio che ebbe con Giorgio Napolitano:

“Era previsto, come da cerimoniale – ci dice Renzo Carini – , un colloquio riservato tra il Presidente e il sindaco di Marsala. Non appena ci accomodammo nella stanza del sindaco, il presidente mi disse che cosa avrebbe potuto fare per la città di Marsala. Io ricordai dell’importanza che aveva il turismo per la nostra città e dello splendore dello Stagnone e dell’isola di Mozia. Proprio in quel periodo nell’isola non c’era la luce elettrica e il comune aveva provveduto all’istallazione di un gruppo elettrogeno provvisorio. Pregai il Capo dello Stato di intervenire per quanto fosse in suo potere per avviare un percorso che portasse la luce elettrica nell’isola dello Stagnone. Giorgio Napolitano si interessò e fu avviato un percorso che portò il comune, la provincia a la fondazione Whitaker, proprietaria dell’isola, ad attivarsi per l’istallazione di impianti fotovoltaici.

Arrivarono a Mozia anche tecnici del Quirinale, poi il mio mandato è scaduto e da quello che so adesso, la soprintendenza non diede parere favorevole”.

Gaspare De Blasi

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