Si conclude con una nuova sede la lunga storia dell’Itet “G. Garibaldi” di Marsala, fatta di proteste annose, di spazi inadeguati e affitti (quelli pagati dall’ex Provincia) spropositati.
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Il Commerciale lascia la vecchia sede di via Trapani – un ex hotel di proprietà privata poi riconvertito – per spostarsi verso una nuova struttura ma non prima della fine del mese. Lo specifica la dirigente scolastica Loana Giacalone che ieri ha accolto, nel primo giorno di scuola, i suoi alunni nel plesso di via Fici. Si chiudono quindi, almeno per ora, le problematiche per ridare dignità ai numerosi studenti dell’Itet che negli anni passati aveva superato persino i mille iscritti.
Tutto ciò però ha avuto un prezzo molto alto e i rapporti tra Comune di Marsala e Libero Consorzio dei Comuni trapanesi oggi sono tesi. Il tira e molla per decidere il mantenimento del Convitto Audiofonolesi e la ricerca quasi disperata di una nuova collocazione della Facoltà di Enologia (la Provincia aveva negato al Comune guidato da Massimo Grillo lo spostamento presso l’ex scuola Crimi), ha portato la città di Marsala a perdere il corso universitario costola dell’Ateneo palermitano ‘emigrato’ a Trapani che invece ha trovato un immobile comunale da affiancare all’Università storica del Lungomare di Casa Santa.
La preside Giacalone, al suo arrivo all’Itet, ha portato subito avanti una battaglia per una nuova collocazione dell’istituto: “E’ stato un impatto devastante – ci rileva – arrivare e fare scuola in un luogo non consono”.
“Ai ragazzi delle prime ho detto in questo nuovo inizio d’anno che abbiamo il compito di costruire i loro sogni ed uno si sta per realizzare – continua la Giacalone -. Nel 2022 abbiamo avuta assegnata la nuova sede. Attendiamo la consegna definitiva. Ci collochiamo al più presto possibile in un immobile degno di un’istituzione scolastica dove sarà più bello fare attività formativa. Dalla Provincia ci dicono che i lavori procedono molto velocemente, attendo di sapere la data esatta di fine lavori, potremmo trasferirci alla fine del mese”.
Ieri, nell’atrio della scuola di via Fici, dove si trova una parte dell’Itet “Garibaldi”, si è svolta la cerimonia di benvenuto a tema “Codice Rosso”, per non dimenticare il tragico femminicidio che la cronaca nera del nostro territorio ci ha consegnato: la violenta morte di Marisa Leo.
“Ci siamo sempre occupati di parità di genere, lo abbiamo fatto con il progetto ‘Io chiedo’ sul tema del consenso. La condivisione della morte di Marisa Leo con gli studenti è stato un momento forte. Abbiamo costruito nel cortile una sorta di passerella rossa, come rosse sono le nostre sedie, come le panchine rosse, come il Codice Rosso. I ragazzi hanno recitato dei brani, sono stati loro i protagonisti, proprio loro che devono guadagnarsi un posto nel mondo nel segno del rispetto”. Iniziare da una scuola più adeguata ai loro bisogni è un primo passo verso un significato rinnovato di civiltà.