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Paolo Ruggieri: “La Giunta è rimasta incompleta, non vedo un rilancio di Marsala”

Torna a intervenire nel dibattito politico marsalese il movimento ProgettiAmo Marsala, attraverso una nota che ribadisce la linea critica nei confronti dell’amministrazione Grillo, da cui l’ex assessore Paolo Ruggieri è stato congedato all’inizio del 2023, nell’ambito della rimodulazione disposta dal primo cittadino con l’obiettivo di rilanciare la Giunta.

Qual è la vostra valutazione generale su questi sette mesi di amministrazione?

Da quando non siamo più in maggioranza abbiamo fatto proposte, lanciato segnalazioni, provato a sostenere atti specifici, finendo per constatare che non c’è più una maggioranza. Non abbiamo apprezzato il presunto rilancio dell’azione amministrativa, anzi riteniamo che a distanza di 7 mesi la Giunta sia ancora più incompleta, alla luce delle dimissioni di Milazzo. Il mancato completamento della compagine assessoriale, peraltro, si pone in contraddizione con quanto diceva il sindaco sulla necessità di avere assessori a tempo pieno, che parlassero inglese e avessero un profilo social e young. Pertanto, dopo la pausa estiva abbiamo ritenuto corretto tornare a mettere un po’ di carne al fuoco, tenuto conto che non c’è più maggioranza numerica e politica, né c’è stato un rilancio amministrativo. Sono stati bruciati 7 assessori, forse qualcosa non funzionava prima, certamente non si può dire che adesso le cose funzionino meglio.

In che ambito, in particolare, ritenete ci sia stato un arretramento?

Sul decoro e la pulizia della città. Queste dimissioni di Michele Milazzo hanno comportato un ulteriore affaticamento sulle spalle dell’assessore Tumbarello, che si trova a gestire quindici deleghe: non so come farà ad occuparsi di tutto. So di cosa parlo, perchè per un periodo era capitato anche a me, quando il sindaco Grillo ha licenziato i primi due assessori. In generale, ritengo anche che ci sia stata un po’ troppa attenzione al panem et circenses e meno al decoro della città. Si è deciso di far partire in gran fretta i lavori per la pista ciclabile del centro per poi sospenderli e ritrovarsi con alcune cose da rifare, come il manto stradale che dopo essere stato dipinto di rosso adesso è di nuovo nero. Insomma, l’impressione è che si proceda facendo un passo avanti e due indietro, non vediamo particolari miglioramenti. Il sindaco ha una visione diversa, come ha detto quando ha presentato la relazione di metà mandato in Consiglio. Però, se il suo bilancio è fin qui positivo, continuo a non capire perchè abbia cambiato gli assessori. Le incongruenze sono davvero tante.

Lei si è occupato di Grandi Opere. Ci sono altri interventi che si aspettava potessero essere avviati in questi mesi?

Sono molto dispiaciuto per quanto accaduto a proposito dell’eliminazione dei passaggi a livello. E’ vero che ci siamo trovati di fronte un Consiglio comunale poco disponibile, ma anche l’amministrazione comunale ha le sue responsabilità se i fondi originariamente previsti sono stati trasferiti verso altre opere pubbliche. Bisognerebbe chiedere cosa sia successo. Per il resto attendo il progetto esecutivo per il Porto, frutto dell’impegno che era stato preso da Nello Musumeci quand’era presidente della Regione. Il finanziamento destinato a Marsala ci consentirà, tra qualche mese, di avere un progetto cantierabile.

Alle amministrative del 2025 ritiene che il centrodestra marsalese si presenterà unito o diviso?

Al momento non vedo coalizioni compatte secondo gli schemi tradizionali. Noto la nascita di qualche nuova associazione, come Miglioriamo Marsala, che ritengo riunisca orientamenti politici diversi. Ben venga chiunque voglia mettersi in gioco per la città, anche perchè non ci sono più i presupposti per ripresentare alla città la coalizione che vinse tre anni fa e che adesso ritengo non goda più della fiducia dei cittadini.

Vincenzo Figlioli

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  • Le parole dell'ex vice sindaco sono assai eloquenti.
    L'argomento ormai e sulla bocca di tutti, e quanti, tra coloro che hanno dato la propria fiducia (come il sottoscritto) perché credevano a un programma politico revisionista, ossia quello della sana politica, hanno visto tradito il proprio senso dell'onore, cioè la speranza in quel fiduciario - paladino rinnovatore - che "sarebbe stato capace" - così propagandava - della rigenerazione sociale ed economica della città. Una illusione macroscopica come accadde a quel tizio che dopo giorni di cammino nel deserto vede prossima un'oasi verdeggiante dove zampilla la tanta agognata acqua di cui aveva bisogno per non morire, ma era solo un miraggio.

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Tags: Paolo Ruggieri