La Questura di Trapani ha pubblicato un resoconto dei risultati delle attività di prevenzione condotte nel mese di agosto per limitare le condotte violente e criminali, con particolare riguardo ai reati predatori, ai reati commessi in aree urbane soprattutto in zone interessate da esercizi pubblici, ma anche al contrasto della violenza di genere.
Nello specifico sono stati disposti: 15 provvedimenti di “Avviso orale” nei confronti di altrettanti soggetti dediti a reati predatori, in materia di stupefacenti o contro la persona, per reati commessi a Trapani, Marsala, Marinella di Selinunte, Mazara del Vallo, Salemi e Petrosino; 2 provvedimenti di “Foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno” nei confronti di altrettanti soggetti di origine palermitana che avendo commesso reati nel territorio del comune di San Vito lo Capo (il primo responsabile di un furto, il secondo di spaccio di sostanze stupefacenti), non potranno far ritorno in quel comune per tre anni; un provvedimento di “Divieto di accesso ad aeree urbane” (il cosiddetto Daspo Urbano) nei confronti di un soggetto residente a Pantelleria, resosi responsabile di un’aggressione ad una donna nei pressi di un bar del centro di Trapani; lo stesso non potrà frequentare le strade e gli esercizi pubblici ubicati nel centro cittadino ed in particolare tutte le strade interessate dai locali della cd. Movida, per il periodo di 2 anni. In caso di violazione, il predetto potrà essere punito con la reclusione da 6 mesi a 2 anni e la multa da ottomila a ventimila euro; 2 Ammonimenti del Questore per condotte di atti persecutori. Il primo provvedimento nei confronti di un soggetto alcamese residente nel nord Italia, che aveva ripetutamente molestato ed infastidito l’ex moglie ed i di loro figli. All’uomo è stata prospettata, secondo legge, anche la possibilità di sottoporsi volontariamente ad un programma di recupero specifico per i “soggetti maltrattanti” nell’ambito del “Protocollo Zeus” avviato da tempo dalla Questura di Trapani con l’associazione Co.Tu.Le.Vi. (Contro Tutte Le Violenze). Il secondo provvedimento è stato emesso nei confronti di una donna che, al cimitero di Trapani, senza alcuna motivazione, puntualmente infastidiva con atteggiamenti molesti ed anche minacciosi, un’altra signora che si recava a fare visita ai propri defunti. Tali condotte erano divenute talmente assillanti che avevano indotto la parte offesa a non recarsi più al cimitero pur di non incontrare la propria molestatrice.