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Sicilia a rischio sostegni sociali: stop a 37.600 redditi di cittadinanza

C’è una mappa delle sospensioni del reddito di cittadinanza. Napoli, Roma, Palermo sono le province in cui gli stop al sussidio sono più numerose. Il territorio di Napoli, ad esempio, ne conta oltre 21.500.

La provincia di Roma segue infatti con un’altra cifra considerevole, ma pari a 12.225 comunicazioni di stop, mentre in quella di Palermo ne sono arrivate finora 11.573. Campania, Sicilia e Lazio sono del resto le Regioni in cui è stato finora più alto il numero di attuali percettori del beneficio.

Complessivamente, in base ai dati dell’Inps, con oltre 37.600 stop al reddito, è la Sicilia a risentire di più del passaggio al supporto alla formazione e all’assegno di inclusione.

Ecco una tabella con i dati dell’Inps sulle prime dieci province ordinate in base al maggior numero di sospensioni.

  • NAPOLI 21.507
  • ROMA 12.225
  • PALERMO 11.573
  • CATANIA 8.974
  • CASERTA 7.635
  • COSENZA 5.234
  • SALERNO 4.806
  • TORINO 4.615
  • REGGIO CALABRIA 3.714
  • MILANO 3.278

“Con lo stop al reddito di cittadinanza – secondo Daniela Barbaresi, responsabile delle politiche sociali e sanità della Cgil – centinaia di migliaia di persone dai prossimi giorni si ritroveranno senza sostegni“.

“Il governo – spiega – sta scaricando l’onere sui Comuni, ma i Comuni non ce la fanno, non hanno risorse e non hanno personale» per permettere ai servizi sociali di prendere in carico le persone e di comunicare la presa in carico all’Inps. In più «mancano le procedure, mancano le circolari, manca l’attivazione del supporto alla formazione, che non partirà comunque prima di settembre”.

Secondo i dati dell’Ufficio parlamentare di bilancio, dei quasi 1,2 milioni di nuclei beneficiari di reddito, circa 400.000 (il 33,6%) sono esclusi dall’assegno di inclusione perché al loro interno non sono presenti soggetti tutelati. Dei restanti 790.000 nuclei in cui sono presenti soggetti tutelati, circa 97.000 (il 12,1%) risulterebbero comunque esclusi dalla fruizione dell’assegno per effetto dei vincoli di natura economica. Nel complesso, dunque, i nuclei beneficiari dell’assegno di inclusione risulterebbero poco più di 690.000, circa il 58% degli attuali beneficiari del RdC.

redazione

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