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Al Parco di Selinunte i concerti di Palermo Classica. A Segesta Sollima e Bollani

Il Parco Archeologico di Selinunte apre fino a mezzanotte per consentire ai visitatori di camminare tra le rovine godendo della frescura notturna. Sarà l’occasione per scoprire questo meraviglioso Parco, ampio circa 270 ettari, annoverato tra i siti archeologici più grandi del Mediterraneo, con una continuità di vita che si protrae dal VII al IV sec. a.C. 

La colonia fu fondata intorno al 650 a.C. dagli abitanti di Megara Hyblaia e chiamata Selinous dal nome del selinon, il prezzemolo selvatico che cresce ancora oggi lungo le rive dell’omonimo fiume. Nella parte orientale dell’Acropoli il pubblico potrà visitare gli edifici più antichi, i Templi C e D e naturalmente ammirare i resti del Tempio G, edificio di culto dedicato a Zeus ed anche uno tra i più grandi templi greci mai costruiti. 

Mercoledì 2 agosto iniziano i Concerti del Parco Archeologico di Selinunte proposti da Palermo Classica, una rassegna di musica da camera, giunta alla sua terza edizione e che per questa stagione propone sei diversi appuntamenti. L’iniziativa è promossa dal Parco Archeologico di Selinunte con la collaborazione artistica dell’Accademia Palermo Classica. Stéphanie Elbaz al piano, accompagnata dalla Ecuador Chamber orchestra diretta da Giuseppe Crapisi eseguiranno musiche di Rota, Glass e Mozart (ore 21, 12 euro).   

Lunedì 7 agosto tocca al piano recital di Rexa Han che eseguirà musiche di Byrd, Monteverdi, Haydn, Schumann, Liszt, Lecuona e Piazzolla. Venerdì 18 agosto invece appuntamento con il trio Lisa Jacobs al violino, Alexandra Kaspera al violoncello e Soa Vasheruk al piano. Eseguiranno musiche di Debussy (Clair de lune, La plus que lente, Slow Waltz, Beau Soir) e Rachmaninov (Trio elegiaco). Appuntamento con la Palermo Classica String Orchestra e Giuseppe Nova al flauto per lunedì 28 agosto. Il concerto da camera prevede musiche di Vivaldi, Mozart, Devienne, Verdi e Bizet.

A settembre, venerdì 8, piano recital di Serene su musiche di Ravel (Jeux d’eau), Liszt (Mesto Valzer, Consolation n. 3 in re bemolle maggiore, Studio n. 3 Un sospiro), Scriabin e Kapustin. Ultimo appuntamento domenica  17 settembre  con il piano recital di  Garam Cho con musiche di Weissenberg, Debussy, Ravel, Liszt, Horowitz, Chopin.

Prosegue il cartellone del Segesta Teatro Festival tra musica, danza e spettacoli teatrali con una serie di appuntamenti tra il 2 e il 6 agosto, tra albe e prime nazionali, che coinvolgeranno il Tempio di Afrodite Urania e il Teatro Antico.

Agosto si apre in musica, mercoledì 2, con uno dei testimoni ai più alti livelli del jazz italiano e internazionale: Lino Patruno, che si esibisce nel Tempio con un progetto, Lino Patruno Jazz Show, dedicato al primo grande violinista della storia del jazz Joe Venuti e al chitarrista Eddie Lang. Entrambi di origini italiane, Giuseppe “Joe” Venuti siculo e Salvatore Massaro “Eddie Lang” molisano, sono stati i massimi esponenti del Dixieland, nonché due icone del jazz “bianco”. Tra composizioni di Porter, Gershwin, Bechet, Goodman, Venuti, Lang, Patruno, alla chitarra, banjo e voce, sarà affiancato da una band composta da Fabio Crescente (contrabbasso), Joe Santoro (batteria), Alberto Asero (vibrafono), Mauro Carpi (violino), considerato un vero discepolo di Joe Venuti, Antonella Parnasso (voce), Claudio Giambruno (sax). Produzione Diego Maurizio Carpitella; durata 90 minuti.

È ispirato al romanzo in versi di Erri De Luca, Solo andata, il primo spettacolo di danza del cartellone, Confini Disumani, Teatro Antico in programma al Teatro Antico giovedì 3. La coreografia è di Roberta Ferrara – Equilibrio Dinamico Dance Company e racconta storie di emigrazione, di viaggi della speranza, indagando il sentimento di umanità svanito o soverchiato dalla frenesia e dalla paura nella società odierna. La Compagnia, una delle cinque formazioni under 35 ospitate quest’anno dal Festival, con la sua danza d’impatto, flessuosa ed energica, tocca lo spettatore e lascia aperti interrogativi. Ciascun quadro coreografico è accompagnato da un peculiare tappeto sonoro affidato a Enzo Avitabile, Faraualla e Armand Amar. In scena Claudia Vergari, Anastasia Galati, Davide Storto, Rocco Vitulli, Giuseppe Crognale, Massimo Palumbo, Lea My, Aurora Profili, Mattia Chiarelli, produzione Equilibrio Dinamico con il sostegno di Teatro Koreja e il supporto del Ministero della Cultura. Durata 60 minuti.

Sempre il 3agosto, ma al Tempio, va in scena il mito di Penelope, rivisitato in chiave poetica e sperimentato attraverso uno studio sulla percezione del tempo. Interpretato da Alma Passarelli Pula, Rosalba Santoro, Lucia Poma, con la voce narrante e la regia sono di Enzo Caputo, che lo ha riscritto per Officina Teatro LMC, lo spettacolo dona al personaggio di Penelope la tenera forza della donna-madre, regina del regno.

Le ancelle, presenze costanti a tracciare quell’oscurità attraverso la quale la purezza e la luce non potrebbero emergere. Un re che parte per una guerra alla ricerca dell’onore e del mito eterno, simbolo del Tempo negato. La tela fatta e disfatta che è, ancor oggi, il simbolo del Tempo guadagnato. Uno stratagemma che permette a Penelope di resistere alle pressioni dei pretendenti. Due ancelle che tramano alle spalle e tradiscono la loro regina, svelando il trucco ai bramosi approfittatori, simbolo del Tempo rubato. Una donna costretta ad attendere un improbabile ritorno e che, suo malgrado, affronta in solitudine la sua guerra personale. Una prova dall’esito incerto e che, comunque vada, non le consegnerà nessuna onorificenza eroica.

Al Teatro Antico venerdì 4 il concerto di Giovanni Sollima, violoncellista di fama internazionale e compositore italiano tra i più eseguiti nel mondo. Una rara “reunion” della Giovanni Sollima Band, ensemble elettroacustico fondato durante il periodo newyorkese tra la fine degli anni ‘90 e il 2000, il cui nome è stato suggerito al musicista da Philip Glass. Violoncello, trio d’archi, tastiere e percussioni per un programma che, a parte la presenza integrale di Spasimo, sintetizza il percorso compositivo del poliedrico musicista e compositore e la condivisione avvenuta negli anni newyorchesi con l’ensemble e con gli ‘storici’ Riccardo Scilipoti, pianista e tastierista, e il percussionista Giovanni Caruso che in diverse occasioni ha ideato degli strumenti ad hoc non tralasciando l’uso del corpo e il beatbox. Gli altri musicisti della band sono: il violinista Andrea Cirrito, il violista Francesco Montalto, la violoncellista Alice Mirabella. Produzione Associazione Siciliana Amici della Musica; durata 70 minuti.

Domenica 6 agosto doppio appuntamento: primo spettacolo all’alba, in prima nazionale al Teatro Antico, con Autodifesa di Ismene, elogio della sopravvivenza, riscrittura del mito e dei luoghi della tragedia classica che indaga sulla figura di Ismene che, diversamente dall’eroica sorella Antigone, esempio emblematico di rivolta, cerca la ragionevolezza e in fondo ci somiglia di più. Lo spettacolo su un testo di Flavia Gallo, è una delle tre albe programmate al Segesta Teatro Festival ed è interpretato da Luna Marongiu Raffaele Gangale, diretti da Cinzia Maccagnano, regista e attrice diplomata alla Scuola di Teatro Classico dell’INDA, dal 2022 responsabile del Laboratorio sulla commedia classica del Plautus Festival di Sarsina. Produzione Bottega del pane; durata 65 minuti.

La sera, sempre al Teatro Antico, ancora musica con Stefano Bollani in Piano Solo: un viaggio tra i tasti del pianoforte, per una musica che non conosce confini, sconfessa i generi musicali e si nutre di tutti quei momenti magici con artisti straordinari che il pianista ha incontrato sui palchi di tutto il mondo. Quando Bollani sale sul palco esiste una sola regola: rendere omaggio all’arte dell’improvvisazione grazie all’unione sempre nuova di tutte le note messe insieme in questi venti anni di Jam session. Ogni volta con un risultato diverso, eppur sempre incredibile. Nel one man show di Bollani tutto può accadere. Non esiste nessuna scaletta, nessun programma di sala a indicare il succedersi dei brani. Lo spettatore prende posto ma è chiamato a spostarsi con la mente verso luoghi inaspettati e a guardare orizzonti musicali sempre nuovi che, a Segesta, prenderanno una consistenza ancor più poetica. Una sorta di laboratorio creativo portato in scena seguendo il flusso di coscienza musicale che spazia dal jazz ai suoni brasiliani, a Carosone fino ai brani inediti del nuovo album Blooming, uscito la scorsa primavera. Una sola cosa è sicura: il medley imprevedibile deciso dal pubblico in cui il virtuosismo si mescola all’irriverenza. Produzione e co-organizzazione Terzo Millennio; durata 90 minuti.

Il Segesta Festival è sostenuto dal MiC – Ministero della Cultura e promosso dal Parco Archeologico di Segesta che comprende i siti di Custonaci, Contessa Entellina, Poggioreale e Salemi.

Gli spettacoli al Teatro Antico avranno inizio alle ore 19.30, il concerto di Bollani alle 20.30, le albe alle 5.00; gli spettacoli al Tempio inizieranno alle 21.00.

In allegato foto degli spettacoli al seguente link https://drive.google.com/drive/folders/1OE08Ikb41poL_MnxAMEdebP69mSLtP7v il drive che viene costantemente aggiornato, entro la mattina successiva alla messa in scena, con le foto e le immagini (video interviste e immagini di copertura) degli spettacoli in cartellone.

INFO

I biglietti, con possibilità di abbonamenti e riduzioni, sono disponibili online sul sito del Segesta Teatro Festival o al link https://www.vivaticket.com/it/tour/segesta-teatro-festival-2023/778; anche sul sito coopculture.it o acquistabili al botteghino del Parco.

È possibile usufruire per tutti gli acquisti (biglietto singolo o abbonamento) delle agevolazioni relative alla Carta del Docente.

redazione

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