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All’ospedale di Marsala situazione allo stremo, distribuiti condizionatori portatili. Il Consiglio pronto a denunciare

Dopo aver sollevato il disservizio che vivono tuttora sanitari e pazienti dell’ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala, le problematiche, dobbiamo constatare, continuano. La direzione sanitaria dell’Asp provinciale – che aveva fatto sapere di aver inviato i tecnici per ben due volte – è tornata a specificare, ma lo avevamo già reso noto, che al momento le sale operatorie 1 e 2 sono climatizzate e che si continua ad operare sia in ‘elezione’ sia per le eventuali urgenze/emergenze interne al presidio.

Ma nelle sale operatorie la climatizzazione funziona a parte, quello che non funziona è il sistema che dovrebbe aerare i vari reparti (tranne gli uffici amministrativi e i laboratori di analisi). Con una nota al 118, a tutela dei pazienti, l’Azienda Sanitaria trapanese ha bloccato le urgenze/emergenze per pazienti esterni non degenti e contemporaneamente sono state allertate tutte le direzioni sanitarie dei presidi ospedalieri aziendali.

“Per quanto riguarda i reparti di degenza, sono stati distribuiti condizionatori portatili per sopperire temporaneamente alla riduzione della climatizzazione. Sono state già attivate tutte le procedure necessarie per fare arrivare altri climatizzatori portatili”, fa sapere l’Asp. Inoltre è previsto nuovamente l’intervento dei tecnici specialisti dell’impianto.

Vista la situazione, nei giorni scorsi la problematica è approdata in Consiglio comunale. Il Massimo Consesso Civico e l’Amministrazione stanno cercando, in qualche modo, di monitorare la situazione. A seguito delle diverse e reiterate lamentele degli utenti e degli operatori sanitari infatti, il sindaco Massimo Grillo e il Presidente del Consiglio Enzo Sturiano, si sono recati al “Paolo Borsellino”.

Sturiano – Grillo

“Ci siamo trovati di fronte una situazione estremamente delicata – sottolineano -. Pazienti e operatori sanitari che annaspano per il gran caldo che diventa sempre più inteso man mano che si sale ai piani superiori. Fra l’altro dobbiamo testimoniare le legittime rimostranze di una mamma in dolce attesa che assiste il proprio figliolo affetto da una patologia virale che, malgrado l’affabilità e l’amorevolezza del personale sanitario, è praticamente allo stremo costretta a fare i conti con l’effetto serra della stanza di degenza. E come lei tanti ammalati specie quelli reduci da un intervento chirurgico”. A questo va aggiunto che le sale operatorie sono state ferme per due giorni e che sono state riaperte ieri a meno di mezzo servizio (2 su 5).

“Abbiamo preventivamente comunicato al Commissario Straordinario Vincenzo Spera di effettuare un sopralluogo ed è quello che abbiamo attuato – continuano -. L’Ospedale vive una situazione drammatica. Ci hanno dato delle assicurazioni ma francamente non so quanto valgono. I condizionatori portatili possono fare ben poco”. Poi il sindaco chiarisce quanto comunicato dall’Asp: “Sappiamo che deve intervenire un tecnico esterno dal Nord Italia per cercare di riattivare l’impianto di climatizzazione. Troppa la sofferenza che abbiamo visto sui volti degli ammalati tribolati non solo dalle loro malattie dal vivere con un clima davvero caldo”.

Più incisivo Sturiano: “Giudico davvero infelice il fatto di avere effettuato il cambio della manutenzione tecnica del nosocomio in questo periodo e soprattutto di non aver garantito la continuità della manovalanza. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Non so se ci siano gli estremi per valutare l’interruzione di un servizio indispensabile per la popolazione. Come Consiglio avvieremo un’indagine per meglio capire quello che è successo e in caso di responsabilità lo denunceremo pubblicamente”. 

redazione

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