Continuano a non arrivare buone notizie dai presidi ospedalieri trapanesi. Dopo la ‘denuncia’ delle criticità relative alla mancanza di aria condizionata in gran parte dei reparti dell’ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala – ieri si sarebbe tenuto il secondo intervento tecnico per ripristinare il disservizio – ancora una volta il nosocomio di Cardilla (e non solo) registra delle problematiche interne.
A raccontarci la propria personale vicenda questa volta è un cittadino mazarese che ha accompagnato il padre, lo scorso mese di giugno, per un intervento di cataratta. “Il 15 giugno scorso a mio padre viene diagnosticata la cataratta da un oculista il quale gli consiglia l’intervento chirurgico che, da un privato, è solo a pagamento, ovviamente. Ci siamo recati allora all’Ospedale “Vittorio Emanuele II” di Castelvetrano per prenotare l’intervento agli occhi ma giunti in ospedale ci rendiamo conto che il reparto di Oculistica è chiuso; così inizio a girovagare alla ricerca di informazioni. Non c’era un punto informazioni/accoglienza, lo sportello ticket era chiuso. Finalmente trovo due signori che informano che il reparto di oculistica è chiuso da più di un anno. Mi viene consigliato verbalmente di recarmi presso un altro ospedale perché non c’era nessuno che lo potesse né visitare tantomeno operare visto che il reparto di oculistica era stato addirittura sostituito con il Consultorio Familiare”.
L’indomani i due decidono così di recarsi all’ospedale di Marsala che un reparto di Oculistica funzionante – o almeno da quanto si evince dall’Asp – c’è. Ma anche qui una trafila caotica: “Al CUP al momento della prenotazione dell’intervento, accade l’impensabile, ci viene detto – ci racconta G. L. – che non si sa quando ripartiranno con gli interventi. ‘Se vuole operarsi vada da un’altra parte’ dice a mio padre, personale medico. Amareggiati, delusi ed arrabbiati proviamo a recarci in reparto per ottenere una più “dettagliata” risposta matroviamo una situazione inverosimile… un reparto fantasma, senza pazienti, né ricoverati. Girando per le stanze troviamo un infermiere che prova a spiegarci che il reparto è aperto ma c’è un solo oculista che quel giorno non è in servizio e che comunque non eseguono interventi chirurgici da circa un anno; non sapevano neppure se e quando avrebbero riaperto i servizi, consigliandoci di rivolgerci alle strutture sanitarie palermitane”.
Questo è solo un caso della ‘malasanità’ pubblica, perchè il finale di questa storia ha visto il protagonista operarsi di cataratta nel giro di pochissimi giorni dalla diagnosi effettuata dall’oculista. Un privato e a pagamento. E se non avessero avuto la disponibilità economica?