Categorie: IntervisteMarsala

Al Micromini Festival di Marsala la ‘Penelope’ di Lidia Miceli, l’intervista

Torna nell’Atrio del Comune di Marsala il “Marsallah – Micromini Festival” con la direzione artistica di Fabrizio Lombardo, la 2ª edizione si avvale del patrocinio dell’Amministrazione comunale e si svolgerà nelle giornate del 22 e 23 luglio con ingresso gratuito. Sul palco anche Lidia Miceli, attrice palermitana, si laurea presso “L’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica” S. D’amico di Roma e inizia a lavorare in teatro con registi quali: L. Salveti, P. Terni, M. Di Michele, E. Dante, V. Malosti, Vincenzo Pirrotta, ecc.  Lavora anche come speaker radiofonica ed autrice televisiva e presenterà il suo spettacolo “Muta Penelope” il 22 luglio. 

Lidia, quello che porterai a Marsala è il racconto dell’Odissea da un punto di vista inedito, quello femminile. Come è venuta fuori l’esigenza di rielaborare il poema omerico in questa direzione?

Un paio di estati fa mi trovavo in vacanza sull’isola di Favignana e durante le lunghe immersioni subacquee, osservando i fondali ho viaggiato con la fantasia. Le barche e i gommoni hanno evocato in me il viaggiatore per eccellenza Ulisse. E gli scogli nella mia immaginazione sono diventati simbolo della donna che lo attende: Penelope. E così ogni luogo dell’isola è diventato simbolico ed è iniziata, in me, la narrazione di questa Odissea moderna, popolata da donne, che fra il pettegolezzo e il mito deformano il classico in “O diss’ Ella” ( Lo ha detto lei).

Come attrice la tua formazione è “romana” ma hai sempre avuto un forte contatto con la Sicilia, come ha influenzato la tua poetica?

La mia poetica è in continua evoluzione , amo viaggiare molto per l’Italia ed amo “rubare” i sentimenti che mi evocano i luoghi. Mi diverte moltissimo lavorare sulle sonorità dialettali differenti ma chiaramente essendo siciliana quando uso il mio dialetto ho un ritmo della narrazione molto preciso, tecnicamente direi influenzato dai cuntisti, dai maestri pupari ma nel quotidiano i corpi dei siciliani mi hanno insegnato molto, sono intrisi di tragedia e di commedia, io fra le due tendenzialmente preferisco narrare la commedia.

Non è la prima volta che ti esibisci a Marsala, ti abbiamo potuto ammirare in “Che piacere” esilarante spettacolo scritto, diretto e interpretato insieme a Massimo Vinti all’interno di una rassegna curata da Alessio Piazza. Che ricordo hai di quella esperienza?

Ci siamo divertiti come matti con Massimo, sorrido e mi commuovo sempre al pensiero di quello spettacolo. E’ stata la nostra prima regia nata da un gioco, i nostri personaggi avevano un equilibrio comico come i clown del circo ma interpretavamo due anziane professoresse del liceo. Alessio Piazza che conosce e ama il pubblico marsalese ci diede fiducia e ci invitò alla sua rassegna, eravamo un po’ impauriti, Massimo era travestito da donna, ma i marsalesi sono liberi e accoglienti e si sono lasciati andare alle risate. Evviva Marsala.

Con te in scena anche due musicisti, che serata sarà?

Sarò accompagnata da due alchimisti sonori. La serata sarà visionaria ma in senso uditivo.

Vi inviteremo a lasciarvi guidare da una narrazione in cui saranno predominanti le voci, i suoni e la musica. Alfredo Giammanco e Calogero Genco sono due compositori di formazione classica ma nella loro ricerca si mettono a disposizione della musica, la ricevono e la trasformano.

Anche se sei siciliana lo chiediamo anche a te, piatto marsalese preferito?

La pasta al matarocco preparata divinamente da mia madre che è nata a Marsala.

redazione

Visualizza commenti

Condividi