Dopo l’articolo pubblicato dalla nostra testata in cui Il circolo Marsala-Petrosino di Legambiente manifestava il proprio disappunto per la celebrazione del Festival del Kite a Marsala, ci scrive l’associazione Marevivo Sicilia,
“…a seguito di un comunicato che riferiva della posizione assunta con la propria presenza al Kite Festival 2023, organizzato presso la Riserva dello Stagnone a Marsala (TP), desidera replicare con una dichiarazione di merito che chiarisce il ruolo assunto all’interno dell’evento.
La nostra partecipazione è limitata esclusivamente allo sviluppo di alcuni laboratori di educazione ambientale – dichiara Luisa Tumbarello responsabile Marevivo dell’unità territoriale di Marsala – non abbiamo patrocinato l’iniziativa, ma risposto all’invito dell’organizzazione a collaborare trattando i temi che da sempre ci stanno a cuore.
L’obiettivo convenuto era e rimane la sensibilizzazione e il coinvolgimento di giovani e altre fasce di soggetti che saranno protagonisti di una sezione che gli organizzatori hanno voluto dedicare all’inclusione sociale.
Accertato che fossero intervenuti i nulla-osta delle istituzioni tenutarie delle funzioni di controllo e gestione dell’area, abbiamo deciso di collaborare per continuare il lavoro che negli ultimi anni abbiamo portato avanti con convinzione ed energia per promuovere il territorio e la riserva dello Stagnone.
Migliaia di studenti nel 2023 sono stati guidati alla conoscenza delle caratteristiche dell’area ed eruditi sui temi dell’importanza della tutela e del rispetto dell’ambiente naturale.
Non abbiamo concesso nessun patrocinio all’evento, ma ci siamo limitati esclusivamente a fare il nostro abituale lavoro di educazione e responsabilizzazione, raggiungendo fasce di destinatari che nell’ambito delle nostre attività non è facile coinvolgere.
L’impatto antropico, il rumore, il numero dei concorrenti e la tipologia dello sport sono delle variabili che riteniamo siano state studiate e valutate da chi promuove e sostiene l’organizzazione dell’evento e non siamo stati informati di nessun dato scientifico validato che evidenzi un’incidenza negativa della manifestazione a carico del patrimonio faunistico dell’area.
Se tale incidenza fosse stata evidenziata e provata non avremmo avuto nessuna reticenza nel non partecipare all’iniziativa, all’interno della quale, ripetiamo ancora, la nostra presenza è circoscritta alla promozione dell’inclusione sociale e e all’introduzione nel suo contesto di argomentazioni di etica ambientale, conoscenza scientifica e informazioni sulla riserva, concorrendo in modo più generale all’accrescimento del rispetto per l’ambiente naturale.”
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Una riserva è stata trasformata in un parco dei divertimenti. Distinti saluti.