Il circolo Marsala-Petrosino di Legambiente torna a manifestare il proprio disappunto per la celebrazione del Festival del Kite a Marsala. “Purtroppo, nche quest’anno – sottolinea il presidente Giuseppe Marino – il Comune di Marsala e la Regione Siciliana hanno finanziato il festival del Kitesurf che si svolgerà, manco a dirlo, nella laguna della riserva dello Stagnone. E’ gravissimo che soprattutto la Regione Siciliana finanzi attività vietate dalla proprie stesse leggi, senza nemmeno preoccuparsi di motivare le ragioni che le consentono di derogare alle sue norme, addirittura finanziando con denaro pubblico ciò che nei fatti è illegale”.
Legambiente torna a evidenziare come il regolamento della Riserva non permetterebbe la partica di alcune attività, a tutela della flora e della fauna dell’area: “Lo abbiamo ripetuto e lo ripetiamo ancora una volta: il regolamento della Riserva vieta tutte le attività, comprese quelle sportive, che arrecano danno alle specie animali e vegetali, per la cui protezione la riserva è stata istituita. Riteniamo profondamente sbagliate le opinioni di quanti, compresa l’associazione Mare Vivo che patrocina l’evento, sostengono che, poiché lo sport in questione si esercita con la sola forza del vento, non è inquinante e dunque non arreca danno all’ecosistema della laguna. Non è così. La pressione antropica sulla riserva esercita dai Kiters e non solo, ha sfrattato gli uccelli che sono gli unici, in base alle nostre leggi vigenti, ad avere il diritto di volare e stazionare nella laguna. Per rendersene conto basta mettere a confronto, anche solo visivo, la quantità infinita di fenicotteri rosa ed di altre specie che si possono osservare nella riserva delle Saline di Trapani e i pochissimi esemplari che si vedono invece nella riserva dello Stagnone. Per non parlare dei rumori molesti a tutte le ore, degli sbancamenti di vegetazione protetta lungo la costa, del parcheggio selvaggio e della proliferazione indiscriminata di chioschi e chioschetti anch’essi vietati dal regolamento della riserva e dal piano paesaggistico”.
Alla luce di ciò, Legambiente invita gli organizzatori a trovare un’altra location per disputare la manifestazione, in un contesto diverso dalla Riserva dello Stagnone. “Davvero non potete rinunciare al Kitesurf? Fatelo in ben 280 km di costa trapanese battuta dal vento tutto l’anno”, conclude il presidente Giuseppe Marino.
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Già, il problema sono i kite!
non l'areoporto, non i jet militari che decollano 3 volte al giorno o le reti dei pescatori abusivi, sicuramente non il monnezzaro trapanese che lancia i sacchi della spazzatura dal finestrino.
10 anni fa la "riserva" era una discarica, oggi per gli standard europei lo è ancora.
Almeno produce denaro in una delle province più povere del primo mondo e questo viene riconosciuto dai finanziamenti di regione e provincia che accolgono i puliti e facoltosi turisti stranieri.
Ovviamente l'immagine complessiva viene trascurata perché é più facile puntare il dito contro qualcuno e così mi accodo anch'io:
Caro Pres. Giuseppe Marino,
I 280km della bellissima costa li ho navigati tutti, dal cognome che porta dovrebbe avere attitudine al vento e al mare, se così fosse, di certo avrebbe riconosciuto le peculiarità dello Stagnone.
La invitiamo ad provare questo sport meraviglioso e senza età per avere una idea più chiara sulle realtà della laguna.
Sarà un onore ospitarla.