Categorie: Cinema

Capolavori siciliani al cinema, ecco quali sono

Al giorno d’oggi si parla tanto di successo cinematografico come quello ottenuto da saghe del calibro di Marvel Cinematic Universe oppure X-men e così via, come raccontato in un’approfondita analisi del blog del Casino Live di Betway. Certe pellicole, però, sono comunque passate alla storia non solo per il successo che hanno ottenuto al botteghino, ma anche per la capacità di far innamorare grazie ai meravigliosi luoghi dove si sono svolte le riprese. E guardando alla Sicilia, sono stati tanti i registi che hanno tratto ispirazione o che hanno girato tante scene in alcune location mozzafiato di questa meravigliosa regione.

Aquaman

Chi l’avrebbe mai detto che tra il kolossal che è stato diretto da parte di James Wan ci siano anche diverse location siciliane. Il ben noto regista è stato letteralmente folgorato dalla cultura e dalla natura che caratterizza la terra siciliana nel corso di una vacanza che fece a queste latitudini. Non a caso, in più di un’intervista aveva messo in evidenza come avrebbe voluto ambientare diverse scene di un suo film proprio in Sicilia.

E sicuramente James Wan non poteva fare scelta migliore che inserire Erice, tra i borghi più meravigliosi di tutta la penisola italiana, in diverse scene della sua pellicola. Oltre 40 minuti di un’Erice ambientata negli anni Cinquanta: così il regista ha voluto riprodurla negli studios del Queensland. Tra le caratteristiche che balzano più all’occhio troviamo un mercato decisamente animato, come d’altra parte vuole la tradizionale siciliana, degli abitanti che indossavano vestiti tipicamente di quell’epoca, sorpresi dall’arrivo dei due Dei marini.

Non solo Erice, dal momento che, in Aquaman, James Wan ha voluto inserire anche paesaggi meravigliosi come la Riserva dello Zingaro e la Valle dei Templi. E le cose e spiagge trapanesi gli sono rimaste talmente impresse che ha voluto ricrearne il paesaggio, nonostante in Australia non manchino di sicuro luoghi simili.

I Malavoglia

Un film diretto da Pasquale Scimeca, che ha ricevuto la nomination per i nastri d’argento edizione 2011, per la miglior sceneggiatura, miglior fotografia, miglior regista e migliore sonoro in presa diretta. Una pellicola che narra la storia di una delle famiglie siciliane più note, ambientata ai nostri giorni.

Il merito di Scimeca è quello di rappresentare in maniera decisamente fedele la famiglia Malavoglia rispetto al racconto di Giovanni Verga, mantenendo una forte e intensa caratterizzazione dei personaggi. Come si può facilmente intuire, non manca una location unica per le riprese, ovvero quella di Aci Trezza, proprio il nucleo cittadino in cui si sono svolte le vicende del romanzo dello scrittore siciliano.

Altrettanto apprezzabile la scelta di Pasquale Scimeca di inserire la bellissima città di Marzamemi per altre riprese. Si tratta di un borgo di pescatori in cui ci sono tanti elementi peculiari, come una conformazione geografica del tutto particolare, che si prestano benissimo per sprigionare tutto quel senso di autenticità siciliana che non può non arrivare fino a chi guarda il film, passando attraverso lo schermo.

In guerra per amore

Un’altra pellicola particolarmente conosciuta in Italia, che vede protagonista dietro la cinepresa Pif, ovvero Pierfrancesco Diliberto, che vuole narrare una particolare storia tutta made in Sicilia. Una pellicola ambientata nel 1943, in cui la vita del protagonista, Arturo Giammarresi, si intreccia e si snoda in maniera affascinante con un evento storico decisamente importante, ovvero lo sbarco degli americani in Sicilia. Sono due i luoghi principali che si alternano nelle riprese. Da una parte c’è New York, dato che Arturo è nato in Sicilia, ma poi emigrato negli Usa, e Crisafulli, la città immaginaria di Pif, che corrisponde a una sorta di ideale fusione tra varie città siciliane.

redazione

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