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La pista del Lungomare di Marsala continuerà anche in viale Isonzo

Ieri abbiamo dato spazio ai malumori di quanti, guardando ai lavori della pista ciclopedonale, si chiedono se non fosse stato meglio utilizzare l’area all’interno del Parco della Salinella anzichè restringere ulteriormente la carreggiata lungo la via che costeggia il quartiere Sappusi.

L’opera dovrebbe giungere fino alla zona del Porticciolo turistico ma al momento, come confermano da fonti comunali, i lavori della pista – come previsto dal progetto – arrivano fino al Lungomare all’altezza dell’ingresso con viale Isonzo: la pista infatti, ha una sua deviazione lì.

Per quanto riguarda la seconda parte dell’opera, quella che prosegue fino al Porto e alle storiche Cantine Florio, è ancora in fase di studio su come cercare di non restringere la carreggiata. I malumori al momento infatti, derivano da molti automobilisti e cittadini che attraversano Sappusi dalla strada che costeggia il Parco della Salinella ed hanno potuto ben constatare come quella carreggiata, che prima era molto sicura e ampia, adesso si sia notevolmente ristretta per via dell’inizio dei lavori. Quindi in tanti si chiedono perchè non sfruttare in quel tratto la parte interna del Parco, ove possibile, o il marciapiede.

Al momento l’ipotesi più accreditata da parte dell’Amministrazione comunale è di eliminare una parte di marciapiedi del Lungomare “per fare spazio” alla pista.

In merito alla pista ciclopedonale, interviene anche Salvatore Ombra, Presidente di Airgest, società che gestisce lo scalo di Birgi. “È da tanto che non faccio considerazioni sulle condizioni della città, perché ho sempre ritenuto che le valutazioni vanno fatte ad opere realizzate, ma questa non posso non evidenziarla. Tutti giorni mi ritaglio un’ora per farmi, al Lungomare, una passeggiata detox e per riallineare tutte le idee della giornata. Da qualche giorno mi colpiscono i lavori che si stanno facendo per la realizzazione di una nuova pista ciclabile, ora, non mi dispiace che venga realizzata, ma perché farla a danno dell’unica strada larga di Marsala che consente di decongestionare il traffico del centro soprattutto negli orari di punta, quando già esiste la pista ciclabile a fianco? Perché non utilizzare quella esistente che va dal circolo velico alle case dell’aeronautica? Che senso ha ridurre la carreggiata di viale Isonzo quando 15 anni fa si sono spesi soldi per allargarla e renderla dignitosa? Perché questa bramosia a tutti i costi del green a danno della già precaria viabilità cittadina. Ritenete che fare pezzi di pista ciclabile scollegati tra di loro sia utile a snellire la circolazione?”, si chiede Ombra che continua a porsi domande e a porle all’Amministrazione comunale: “Ritenete che questo faccia diventare la città più attrattiva dal punto di vista turistico? Perché se si ritiene questo siete veramente fuori strada. Meglio rinunciare ai finanziamenti se si deve ulteriormente vandalizzare la città. Infine invito tutti gli amministratori, Consiglio comunale e uffici tecnici prima di progettare e fare le opere ad andare a vedere come si realizzano come le hanno pensate e come vengono usate le piste ciclabili nei paesi che le hanno inventate nella notte dei tempi, come ad Amsterdam dove tutti utilizzano le biciclette sempre, anche con climi non paragonabili ai nostri”.

[ c. m. ]

redazione

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