Categorie: IniziativeTrapani

Trapani: “I miei sette padri”, Adelmo Cervi racconta il padre ucciso dai fascisti

Quella dei fratelli Cervi rappresenta una delle pagine storiche più drammatiche della guerra di Liberazione nel nostro Paese, ma allo stesso tempo, è anche una delle più importanti per la nascita della Repubblica e della Costituzione Italiana.

 Adelmo Cervi è figlio di Aldo Cervi ucciso dai fascisti il 28 dicembre del 1943 insieme ai suoi sei fratelli e al loro compagno di battaglia Quarto Camurri, nel poligono di tiro di Reggio Emilia. L’ANPI di Trapani, insieme a CGIL e SPI CGIL, lo hanno fortemente voluto ospitare a Trapani per  di approfondire queste vicende storiche, e anche umane.

“Mio padre e la mia famiglia – dice  Adelmo –  meritano di essere scoperti attraverso i libri e gli insegnamenti. È per questo motivo che ho deciso di scrivere dei libri in cui racconto la loro storia e quella degli ideali in cui credo e che da sempre diffondo”, continuando così un percorso di conoscenza iniziato dal nonno  Alcide Cervi, di cui ha raccolto il testimone.

Adelmo aveva solo quattro mesi quando i fascisti mostrarono la loro barbarie; oggi, a 80 anni, continua ancora a girare l’Italia sostituendo, negli anni, la bici all’auto e aggiungendo al racconto del nonno, raccolto nel libro diventato best seller mondiale “I miei sette figli”, la sua testimonianza con “I miei sette padri”.

Adelmo Cervi incontrerà l’ANPI lunedì 15 maggio alle ore 17 nella “Sala Sodano” di Palazzo D’Alì.

Al mattino Adelmo Cervi incontrerà gli studenti delle classi superiori dell’Alberghiero insieme a una rappresentanza del Liceo Classico/Scientifico e dell ‘istituto Tecnico Industriale che si ritroveranno presso l’Auditorium dell’Istituto comprensivo “Pagoto” messo a disposizione dalla direzione e dal comune di Erice, grazie alla collaborazione della direttrice dell’Alberghiero Pina Mandina.

redazione

Condividi