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Elezioni Trapani, Sinistra Libertaria: “Appoggeremo la candidata Garuccio”

Sinistra Libertaria, pur non partecipando direttamente alla competizione elettorale, né con liste né con propri candidati all’interno di altre liste, sosterrà il candidato sindaco per Trapani Anna Garuccio, alle elezioni amministrative di fine maggio.

Lo farà, spiega il portavoce Natale Salvo «consapevole che non c’è un candidato che rappresenti la sinistra ma anche che il voto ancora oggi è la forma più forte per sostenere un’ideologia politica. E l’ideologia politica di Anna Garuccio, quella cristiano-sociale, è certamente quella che più è vicina oggi alla Sinistra; non certo quella neo-liberista rappresenta dal PD».

«L’astensione, d’altro canto, non farebbe altro che rappresentare di fatto un voto a favore del partito-esercito personale di 240 candidati del sindaco uscente di cui Sinistra Libertaria boccia a 360 gradi ogni attività politica e amministrativa (a partire dalla mancata realizzazione della prima annunciata Europeade)», aggiunge Natale Salvo.

«Certo, dispiace – conclude Natale Salvo, portavoce di Sinistra Libertaria – che diversi slogan dei tre candidati sindaco alternativi siano piuttosto simili e i loro principali slogan ( via la stazione ferroviaria dal centro cittadino!, ad esempio ) anzi perfettamente combacianti. Tuttavia, Anna Garuccio ha pure inserito nel proprio programma, in maniera più convinta che Francesco Brillante che pure – ne diamo atto – ne ha tenuto conto, diversi dei 12 punti programmatici da noi pubblicamente diffusi sui social negli scorsi giorni. In particolare, da persona la cui fede cattolico-cristiana non può essere messa in dubbio, è stata l’unica “consapevole della presenza in città di una estesa comunità straniera professante religione diversa” a prevedere il sostegno, nel suo progetto di città inclusiva, a favore della concessione di “spazi utili alla professione del loro culto”. Ne apprezziamo quindi la coraggiosa dichiarazione di non discriminare “l’altro, il diverso”, in un periodo storico in cui indicare “nell’altro, nel diverso” il proprio nemico da combattere è estremamente populistico e facile».

redazione

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