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Ingresso di Cancelleri in Forza Italia, interviene il deputato marsalese Stefano Pellegrino

Giancarlo Cancelleri in Forza Italia è la novità che fa litigare il centrodestra siciliano.

Ad accendere la miccia sono le dichiarazioni di Marco Intravaia, deputato regionale FdI molto vicino all’ex governatore Nello Musumeci, che definisce “sconcertante” l’ingresso dell’ex grillino tra le file azzurre, sancito sabato con una convention al Teatro Politeama di Palermo con tanto di benvenuto al “nuovo amico” formulato dal coordinatore nazionale Antonio Tajani e dal governatore Renato Schifani.

Intravaia non dimentica le polemiche sui cosiddetti ‘impresentabili’ nelle liste del centrodestra, animate dall’allora candidato M5s Cancelleri nella campagna elettorale di cinque anni fa. Il deputato di Monreale parla di “incoerenza conclamata che contribuisce ad allontanare i cittadini dalle istituzioni”

Sulla vicenda interviene il deputato marsalese Stefano Pellegrino, capogruppo azzurro all’Ars che non nasconde “lo stupore” per le parole del collega di maggioranza.

Pellegrino ricorda a Intravaia l’esperienza del gruppo parlamentare di Attiva Sicilia.

“Si tratta della pattuglia formata nella scorsa legislatura dai fuoriusciti dal Movimento 5 stelle. Elena Pagana (moglie dell’ex assessore alla Salute Ruggero Razza e oggi assessora del governo Schifani)Sergio TancrediMatteo Mangiacavallo e Angela Foti furono la stampella del governo Musumeci”.

In quella legislatura, per stessa ammissione dell’allora presidente della Regione, il governo non aveva la maggioranza in Aula.

“Intravaia sembra dimenticare quel gruppo parlamentare ‘Attiva Sicilia verso Diventerà bellissima’ costituito sotto l’egida del presidente Musumeci- ricorda ora Pellegrino. Pagana, Tancredi, Mangiacavallo e Foti sono passati poi tutti nel partito di Intravaia – osserva ancora il capogruppo FI – e non rieletti”. All’amico Intravaia suggerisco più attenzione nel giudicare ‘sconcertanti’ i cambi di partito, rischia di insultare anche coloro con cui sta tutt’ora condividendo il proprio percorso politico”.

In serata arrivano le parole di Vincenzo Figuccia, deputato leghista (già Udc) che invita gli alleati a moderare i toni della contesa. “Non è il momento di creare scontri all’interno del centrodestra ma al contrario di serrare le fila con l’unico obiettivo di rafforzare l’azione del governo regionale e rilanciare le iniziative per i territori”, dice. Secondo Figuccia “l’abbandono di un partito nel quale non ci si riconosce più ed il passaggio ad un altro sono sempre esistiti, non trovo lo scandalo – aggiunge -. Concentriamoci sul lavoro e su quello che si può fare, per contribuire a migliorare la qualità della vita nella nostra terra, a questo siamo chiamati”.

redazione

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