Non si arresta la gara di solidarietà promossa dal progetto “Trama, Tessuti d’Amore” ed accolta con gratitudine dalla cooperativa sociale Badia Grande che gestisce l’hotspot di Lampedusa. Sono già un migliaio le coperte realizzate a mano e donate per i bambini che giungono nel centro di prima accoglienza per immigrati dopo aver attraversato il Mar Mediterraneo.
Una media di cento coperte a settimane da quando, ai primi di febbraio, è stata resa nota l’iniziativa solidale, nata da un’idea di una donna lombarda, Ornella Pasquinelli, che ha riunito un gruppo di persone accomunate dalla passione per il cucito, il lavoro ai ferri, all’uncinetto ed il ricamo.
Le prime 40 coperte (misura 60x80cm) sono arrivate grazie ad un agente della Polizia di Stato che ha fatto da tramite tra la cooperativa ed il progetto. Da lì in avanti la solidarietà non si è più fermata, anzi è diventata “contagiosa” riuscendo a coinvolgere sempre più persone, da nord a sud dello Stivale.
“Siamo commossi da tutta questa solidarietà – dice Francesca Trombino, direttrice dell’hotspot di Lampedusa -. Sono tante ormai le donne di tutta Italia che dimostrano la loro vicinanza e trasmettono il loro calore donando copertine, poncho e peluche per i piccoli migranti che approdano a Lampedusa. Mai come in questo momento di grande esodo, dove assistiamo quotidianamente all’arrivo di decine di neonati assieme alle loro mamme ma spesso anche di bambini senza né genitori né parenti, è importante dimostrare loro il calore dell’abbraccio che una semplice coperta colorata, realizzata con un gesto d’amore, può trasmettere. La cooperativa Badia Grande ringrazia Ornella Pasquinelli e tutte le donne che continuano a manifestare il loro affetto nei confronti dei piccoli di Lampedusa”.