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Caso Bonafede, il Ministro prolunga la sospensione dell’insegnante. Turano: “Non può mettere piede in un’aula”

L’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia martedì ha convalidato il provvedimento di sospensione cautelare nei confronti di Laura Bonafede, insegnante di Campobello di Mazara indagata per i suoi rapporti con il capomafia Matteo Messina Denaro: il provvedimento è stato poi esteso fino alla definizione del procedimento penale che riguarda la donna. Ne dà notizia una nota del ministero dell’istruzione che informa sull’incontro avuto tra il ministro Giuseppe Valditara e l’assessore all’istruzione della Regione Siciliana Mimmo Turano proprio sul caso dell’insegnante della scuola Capuana-Pardo di Castelvetrano.

«Ringrazio il ministro Giuseppe Valditara per avermi ricevuto oggi e per il proficuo scambio di opinioni avuto durante il nostro cordiale colloquio che ha preso lo spunto dalla vicenda dell’insegnante sospesa dall’Istituto comprensivo Capuana-Pardo di Castelvetrano. Chi mantiene atteggiamenti ambigui o complici nei confronti dei mafiosi non può mettere piede in un’aula scolastica e oggi grazie al ministro Valditara e all’Ufficio scolastico regionale abbiamo raggiunto questo risultato».

Lo ha detto l’assessore regionale all’Istruzione della Regione Siciliana, Mimmo Turano, al termine dell’incontro con il ministro dell’Istruzione e del merito Valditara, e alla presenza del direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Giuseppe Pierro che, su richiesta del ministero, ha prolungato il provvedimento di sospensione della maestra Laura Bonafede (inizialmente di 10 giorni) e avviato un’azione disciplinare a suo carico.
«Io e il ministro – sottolinea ancora l’esponente del governo Schifani – conveniamo entrambi sulla necessità di una linea rigida e univoca rispetto alla necessità di proseguire a tempo indeterminato la sospensione dell’insegnante Bonafede dal servizio e la sua tanto opportuna, quanto indispensabile, lontananza sine die da un’aula scolastica, dove notoriamente si coltivano fin dall’infanzia valori di etica, rispetto e legalità».

«Condivido appieno il provvedimento del ministro Valditara – aggiunge il presidente Schifani – non possono esserci situazioni ambigue e per di più all’interno di un istituto scolastico. I bambini, durante la loro crescita, hanno bisogno di esempi positivi e, certamente, il comportamento dell’insegnante non è tale. Bene ha fatto anche l’assessore Turano a condannare l’atteggiamento equivoco, sollecitando provvedimenti rigorosi».

redazione

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Tags: Mimmo Turano