In seguito a notizie, non ancora confermate, sul possibile rischio che sta correndo il servizio mensa nelle scuole comunali marsalesi per il prossimo anno scolastico, è intervenuto il segretario della Uil di Marsala, Giuseppe Tumbarello.
“Non può che lasciarci preoccupati la possibilità che il servizio di mensa scolastica non parta il prossimo anno scolastico, con le conseguenze che questa circostanza potrebbe comportare su utenti e lavoratori impegnati nel servizio stesso – afferma il sindacalista -. All’amministrazione comunale marsalese guidata dal sindaco Grillo – aggiunge – chiediamo di intervenire al più presto per verificare come sia possibile che l’ente gestore del servizio di refezione, ovvero Marsala Schola, lamenti mancanza di risorse tali da non riuscire a garantire l’erogazione del servizio mensa per le prime classi delle scuole primarie per l’anno scolastico 2023/2024 e probabilmente anche per le classi che finora ne hanno usufruito. A destare preoccupazione, in particolare, sono due fattispecie, ovvero che per far partire comunque il servizio da un lato si aumentino i costi per le famiglie, dall’altro venga rimodulato il numero dei lavoratori impiegati con perdita di posti di lavoro”.
Abbiamo contattato il Presidente del CdA di Marsala Schola, Sergio Bellafiore, per cercare di capire se e come questa denuncia sindacale e queste affermazioni che hanno trovato udienza sui Social, rispondono ad una reale preoccupazione.
“Abbiamo effettuato una riunione con l’Amministrazione comunale – afferma l’avvocato marsalese -. Il servizio mensa terminerà il suo appalto, nel prossimo mese di maggio. Stiamo valutando se è il caso di attuare una proroga per gli attuali aggiudicatari o bandire un nuovo concorso. Comunque – ci ha detto Bellafiore – saranno necessarie alcune modifiche. Sia nell’una che nell’altra soluzione.
“Intanto con una nota ufficiale, il sindaco di Marsala ci ha espresso la sua volontà affinchè il servizio mensa continui regolarmente – afferma il numero uno di Marsala Schola -. Tuttavia dovremmo valutare due cose, innanzitutto il prezzo della materia prima e poi conoscere bene a quanto ammonterà il trasferimento e l’impegno economico del Comune lilybetano. Infatti su questa base potremo fare il bando e rimodulare anche le tariffe in base al reddito. Si comprende – dice ancora – la difficoltà delle famiglie ma ci sono esigenze dovute ad un ulteriore fattore: alla data odierna, infatti, sono aumentate le richieste da parte delle dirigenze scolastiche, in quanto per il prossimo anno saranno superiori le iscrizioni nelle prime classi primarie e dell’infanzia. Aumentando la platea dei richiedenti, necessariamente il bando mensa dovrà essere uguale. Ribadisco ancora – dice infine – che c’è la volontà dell’Amministrazione comunale e dell’assessora Valentina Piraino di fornire questo importante servizio. Si è deciso così, per affrontare la situazione, di istituire un tavolo tecnico con il Comune”.
L’impressione che si ha è che per il momento, terminato il contratto con l’attuale società che gestisce le mense nelle scuole marsalesi, si procederà con una proroga magari adeguandola alle esigenze prospettate da Marsala Schola. Poi si andrà, possibilmente in autunno, ad un nuovo bando.