“Era stata festa a gennaio del 2022, diventa oggi definitiva certezza della persona integerrima”. Una vicenda giudiziaria durata 13 anni terminata con l’esito che MPA si aspettava: la sentenza di inammissibilità emessa ieri pomeriggio dalla Corte di Cassazione per il ricorso inoltrato dalla Procura di Catania nei confronti dell’ex Presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo ed attuale leader del Movimento per l’Autonomia e la definitiva conclusione dell’ultimo dei processi a suo carico che lo vede scagionato da qualsiasi accusa perché “il fatto non sussiste e per non avere commesso il fatto”.
“Un’odissea giudiziaria lunga 13 anni che è costata al Presidente Lombardo un calvario personale e politico e che dimostra che, per quanto la fiducia nella magistratura e nel sistema giudiziario è incondizionata, probabilmente qualcosa nella giustizia italiana va modificato: 13 anni per la riconferma della totale innocenza di un uomo sono un vulnus inaccettabile in un sistema democratico – affermano dal partito trapanese -. Se mai qualcuno avesse dubitato, oggi più nessuna ombra ma il ritorno ad una meritata serenità personale e per noi di MPA della provincia di Trapani il rinnovo della sempre mostrata fiducia all’uomo e al politico Raffaele Lombardo ; da oggi il ritorno alla fase di congresso del MPA che si sarebbe dovuto svolgere entro Gennaio e che è stato sospeso in attesa della sentenza di ieri. Il leader lo abbiamo già, adesso definiamo i dirigenti sui territori”.
“Da parte di MPA della Provincia di Trapani, dei consiglieri comunali, degli amministratori e dei commissari di partito la soddisfazione, la gioia e la sempre mostrata vicinanza per Raffaele Lombardo che se per qualcuno torna, per noi invece c’è sempre stato e resta lo stesso identico uomo di 13 anni fa. Alla sua guida le prossime scelte politiche per la Sicilia e il rilancio del Movimento per l’Autonomia , per continuare ad essere protagonisti e determinanti, scrivono ancora gli autonomisti.