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Duro intervento dei Vescovi siciliani su aumenti Ars: “Sembra una provocazione verso chi fatica ad arrivare a fine mese”

Dura presa di posizione dei Vescovi siciliani sull’aumento delle indennità dei componenti dell’Ars.

In una nota congiunta, indirizzata al presidente dell’Assemblea Regionale Gaetano Galvagno, il segretario generale della Consulta delle Aggregazioni Laicali della Sicilia, Stefano Vitello sottolinea che l’aumento di 890 euro lordi che vanno ad aggiungersi alla già ricca remunerazione attuale (circa 11.100 euro tra indennità e diaria), pur legittimo da un punto di vista formale “rischia di rappresentare una manifesta provocazione nei confronti di quanti con il proprio salario di fame, corroso finanche dall’inflazione, faticano a giungere a fine mese!”.

A nome delle associazioni, movimenti, aggregazioni rappresentative del vasto mondo del laicato cattolico della terra di Sicilia, la Consulta propone al presidente Galvagno “Nell’ambito delle rispettive Funzioni, di voler assumere ogni iniziativa, politica, parlamentare, di governo, perché, siano rimossi e/o “bonificati” gli effetti di un provvedimento improvvido, quale appare quello in questione, così che sia resa giustizia alla moltitudine dei poveri e degli svantaggiati della nostra terra e possa essere, anche per tale via, colmata la distanza che da tempo separa le Istituzioni democratiche dai cittadini, una distanza che rischia distruttivamente di dilatarsi e approfondirsi sempre di più“.

La Consulta si dichiara, inoltre, pronta a stringere un “patto di leale collaborazione” e al “confronto sui tanti, gravi e complessi, problemi che affliggono la comunità siciliana“.

redazione

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