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Il segretario della Cgil di Marsala: “con l’abolizione del suberbonus edilizia temiamo il tracollo occupazionale”

Lo stop alla cessione dei crediti, il cosiddetto superbonus dell’edilizia introdotto nel 2020 e adesso abolito per decreto dal governo di centro destra guidato da Giorgia Meloni, sta facendo molto discutere tutti gli operatori del settore tanto che l’esecutivo sta prendendo delle nuove decisioni che comunque per il momento tardano ad arrivare.

“Le ripercussioni sono nazionali – ci ha detto il segretario della Camera del Lavoro di Marsala, Piero Genco -. Negli anni precovid già il settore dell’edilizia era in crisi, con l’avvento della pandemia le difficoltà sono aumentate. Abbiamo chiesto più volte al sindaco il rilancio e lo sblocco dei lavori pubblici. Cosa che è avvenuta molto parzialmente e comunque non ha di molto incentivato all’occupazione dei marsalesi del settore. Le ditte aggiudicatarie degli appalti pubblici non sonoquasi mai locali e spesso preferiscono utilizzare le maestranze dei loro paesi”.

Con l’approvazione del bonus edilizio oltre che affrontare il tema dell’efficientamento energetico sembra che si sia rilanciata l’occupazione nel settore. “Certamente – continua Genco -. Oggi il settore non presenta alcuna sacca di disoccupazione. Per dirla in parole povere a Marsala non c’è un solo muratore disoccupato”. Dopo la decisione governativa che accadrà secondo la Cgil?

“Già da alcuni giorni lavoratori iscritti e no al nostro sindacato ci contatta esprimendo grande preoccupazione. Si teme davvero il peggio. Il futuro del settore appare molto nero. Questo non vuol dire che la legge istitutiva del superbonus fosse perfetta. Lo dicemmo anche allora in sede ufficiale. Ma da una riforma da modificare all’abolizione totale del superbonus ce ne corre. E poi non comprendiamo la giustificazioni. Fonti molto autorevoli affermano che il costo per la collettività è molto limitato. Qui si gioca come sempre sulla pelle o meglio sulla tasca dei lavoratori. Ma anche su quella delle piccole e medie imprese. Penso anche a tutto l’indotto che si stava rilanciando. Trasporti e commercio in primis”.

Voi che cosa proponete al governo? “Intanto c’è stata una speculazione con relativo aumento dei prezzi delle materie prime da utilizzare nell’edilizia. Su questo deve intervenite l’esecutivo, scovare e punire gli speculatori. Per quanto ci compete i colleghi della Fillea hanno effettuato i controlli sulla sicurezza nei cantieri e mai come in questo periodo le norme sono state rispettate. Inoltre occorre aprire un tavolo di trattative con banche ed enti locali per vedere come si può procedere in tema rilevamento dei crediti”.

Gaspare De Blasi

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