Una lite per un “diritto di passaggio” è arrivata al Tribunale di Marsala.
L’imputato è un maresciallo dei Carabinieri, accusato di violenza privata, minacce e mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice.
Vincenzo Di Girolamo, questo il militare 54enne, ha negato un diritto di passaggio legittimo su un terreno nel versante nord della Città, alla parte offesa, A. L. di 61 anni. I fatti risalgono al 2020. Da qui è sfociata la lite in cui Di Girolamo aveva anche chiamato i Carabinieri della stazione di Santi Filippo e Giacomo che, giunta sul posto, relazionò sull’accaduto.
L’indagine, svolta dalla sezione di PG dei Carabinieri della Procura, comandata dal luogotenente Francesco Pellegrino, è stata coordinata dal procuratore capo facente funzioni Roberto Piscitello, che ha disposto la citazione a giudizio del maresciallo.
Alla prima udienza, davanti al giudice monocratico, l’avvocato Piero Cavasino, difensore del militare imputato, ha richiesto il rito abbreviato. Mentre la parte offesa, A. L., assistita dalla legale Iolanda Frazzitta, si è costituita parte civile.
Il carabiniere è stato assolto da tutti i capi d’imputazione.
“Esprimo grande soddisfazione per la sentenza di assoluzione pronunciata ieri dal Tribunale di Marsala – afferma il difensore Cavasino-. Il Giudice ha accolto integralmente le richieste della Difesa ed ha assolto con formula piena l’imputato per i capi a) e b) perché il fatto non sussiste e perché il fatto non costituisce reato con riferimento al capo c). Già durante la fase delle indagini avevamo proceduto ad ascoltare in sede di indagini difensive i militari intervenuti. La sentenza assolutoria restituisce la giusta dignità al mio assistito, cittadino e militare irreprensibile, mai investito da provvedimenti disciplinari nè tantomeno da condanne penali”.