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Piazza della Droga a Marsala: gli indagati non parlano, confermate le misure cautelari

Dopo gli interrogatori di garanzia dei 14 indagati nell’Operazione Virgilio, che ha portato a sgominare una vera e propria Piazza della Droga nel quartiere marsalese di Sappusi, il giudice per le indagini preliminari Sara Quittino ha confermato tutte le misure cautelari emesse dal Gip su richiesta della Procura della Repubblica di Marsala. Durante gli interrogatori però, gli indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

I 14 indagati, di cui 11 in carcere, a vario titolo devono rispondere di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, riciclaggio di denaro e lesioni personali. Per quanto riguarda la droga, si parla di cocaina, crack e eroina. Le più pericolose.

In via Virgilio – da cui prende il nome l’Operazione dei Carabinieri di Marsala in collaborazione con lo Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, il Nucleo Cinofili di Palermo Villagrazia e il 12^ Reggimento Carabinieri Sicilia – si svolgeva regolarmente un via vai di spaccio gestito da bande in concorrenza di loro. In questo contesto si inquadrano anche le inquietanti morti di una donna dentro la sua auto per overdose e l’omicidio di Antonino Titone in zona Porticella.

Al momento si trovano in carcere Arianna Torre, 43enne che si trovava già detenuta, Giovanni Parrinello, ovvero l’assassino di Titone, Pietro Lombardo e Alessia Angileri di 31 anni, Gisella Angileri di 37 anni, Alessio Christopher Pantaleo, 34 anni, Andrea Nizza già dietro le sbarre per varie rapine in concorso, Massimo Licari, 48 anni, Vito Alessio Allegra di 21. Tutti marsalesi. Ma ci sono anche dei palermitani, in quanto la droga arrivava dal capoluogo tramite mezzi di linea: Giuseppe Caruso e Antonino La Mattina.

Divieti di dimora invece, per Jessica Torre e Marilena Lungaro e obbligo di dimora nel Comune di Marsala per Antonino Davide Di Girolamo.

redazione

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