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I deputati regionali e la sindrome del Marchese del Grillo

Anni fa, il governo Craxi si fece promotore della riduzione della “scala mobile”, quel meccanismo che faceva aumentare gli stipendi in base all’aumento del costo della vita. Il successivo referendum, fortemente voluto dal segretario del Pci Enrico Berlinguer, si concluse con la conferma della politica del rigore e una sanguinosa frattura a sinistra tra il riformismo del Psi e la difesa dei salari invocata dai comunisti. Quella misura, tuttavia, non bastò a rimettere in sesto i conti e qualche anno dopo il governo Amato completò l’opera nel 1992, siglando un accordo con le parti sociali che portò alla definitiva abrogazione della scala mobile.

Quel che vale per i lavoratori dipendenti, tuttavia, non vale per i deputati regionali siciliani, che dal 2014 possono agganciare la propria indennità all’aumento dei prezzi certificati dall’Istat. In base a ciò, vista l’inflazione galoppante sviluppatasi dopo l’inizio della guerra in Ucraina, gli inquilini dell’Ars potranno ottenere 890 euro (lordi) in più ogni mese, ingrassando un’indennità di mandato già decisamente corposa e che adesso arriva a quasi 12 mila euro al mese.

Poco importa se non ci sono le risorse per tenere accesi i termosifoni nelle scuole, per la pulizia degli ospedali, per la manutenzione delle strade, per contrastare lo spopolamento dei piccoli centri o per dare tetti e pasti caldi ai senzatetto.

Dopo la sbandata anti-casta degli ultimi dieci anni e le limitazioni della pandemia “Loro” – per citare un celebre titolo di Paolo Sorrentino – hanno già ripreso le vecchie abitudini e non vedono l’ora di tornare ai vizi di un tempo. Consapevoli delle contestazioni che potrebbero arrivare sono pronti a indossare la maschera del Marchese del Grillo e a ribadire con una scrollata di spalle il suo motto più famoso…

Ma se il personaggio di Alberto Sordi almeno faceva ridere, “Loro” appaiono soltanto pateticamente nostalgici di un tempo lontano anni luce da quello che i siciliani stanno vivendo.

Vincenzo Figlioli

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